Bollette, così le aziende si rifanno sui consumatori: rincaro della pasta al supermercato

L’aumento degli importi delle bollette sta raggiungendo dei livelli talmente tragici da diventare ridicoli. In attesa dei bonus e delle possibilità che il nuovo anno dovrebbe portare con se, molte imprese si trovano con l’acqua alla gola.

A pagare le spese delle difficoltà delle imprese sono anche i consumatori. Ogni aumento dei prezzi di produzione, trasporto e quant’altro dei prodotti vanno poi a riflettersi sui prodotti finali. In particolare nel settore della ristorazione e nei supermercati i prezzi continuano ad aumentare, aumentando di conseguenza il tasso di inflazione.

Continuano le notizie di bollette record che arrivano a ristoranti e aziende. Un esempio interessante di questo atteggiamento dei ristoratori viene da Brescia, in cui il titolare della pizzeria Funky Gallo ha deciso di prendere la situazione in mano e spiegare ai propri clienti tutti i motivi dell’aumento dei prezzi.

Il nome del titolare è Alberto Rovati e ha dichiarato di aver agito come ha agito per essere quanto più trasparente possibile con i suoi clienti, mandando loro un messaggio quanto più chiaro possibili: non è possibile mandare avanti l’attività con queste spese. Il messaggio di Rovati è espresso in una forma tanto semplice quanto lapidaria, la bolletta della luce per il mese di luglio esposta in bella mostra sulla vetrina della pizzeria. La bolletta reca una cifra improponibile per molti: 4.058,09 euro. Al di sotto della bolletta un messaggio: “Quando le spese diventano insostenibili, mettere una pizza a 10 euro e passare da ladri o chiudere l’attività?”.

Allo stesso tempo, anche le aziende che producono prodotti alimentari si trovano nei problemi. Un caso eclatante è quello de La Fiammante, un’azienda con base nella zona di Salerno che si occupa di conserve di pomodoro a filiera corta, quindi valorizzando i prodotti locali. Il CEO dell’azienda, Francesco Farnese, ha recentemente pubblicato sui suoi profili social una foto in cui mette a confronto la bollette appena arrivata a luglio 2022 e la bolletta riferita allo stesso periodo l’anno scorso. La bolletta dell’energia elettrica dell’azienda per luglio 2021 ha richiesto un pagamento di 120.000 euro, una cifra piuttosto alta, ma ancora sopportabile per un’azienda del calibro di La Fiammante. La bolletta per luglio 2022 raggiunge l’abnorme e spaventosa cifra di quasi 980.000 euro.

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