Debito pubblico, cosa deve fare subito l’Italia per non compromettere i risparmi

Per non compromette i risparmi e dunque innalzare il debito pubblico, l’Italia deve subito correre ai ripari. Approfondiamo insieme la questione.

Per debito pubblico si intende l’accumulo di debiti da parte dello Stato nei confronti di altri soggetti economici esteri o nazionali, che si crea quando le uscite sono superiori alle entrate.

A tal proposito, nonostante il fatto che il Patto di Stabilità tornerà in vigore a partire dal 2024 dopo la sospensione causa covid, il Ministero dell’Economia tedesco ha già proceduto a presentare un documento contenente i principi che tutti i governi non allineati si dovranno impegnare a rispettare per mettere in regola i conti pubblici. Nel dettaglio, all’interno del testo è fatta molta attenzione alle modalità e agli strumenti che gli stati dovranno mettere in pratica per riuscire ad ottenere finanze pubbliche sane. A tal proposito, va ricordato che il Bel Paese è interessato da un debito che si aggira sui 2.766,4 miliardi di euro, che supera di oltre il 100 per cento il Prodotto Interno Lordo. In particolare, l’obiettivo è quello si semplificare le regole favorendo la spesa in investimenti. Nel dettaglio, all’interno del documento si fa riferimento al fatto che tra gli obiettivi principali c’è quello di rendere più sostenibile la riduzione del debito pubblico e dunque raggiungere e mantenere finanze pubbliche sane. E’ chiaro dunque che i Paesi che presentano un livello di debito particolarmente elevato sarà chiesto uno sforzo sufficiente per riuscire a ridurre il debito in proporzione al Pil.

Al riguardo ha voluto esprimere il suo parere Vítor Constâncio, ex vicepresidente della Banca Centrale di Europea. In particolare, ha voluto mettere in luce il fatto che i punti contenuti all’interno del documento presentato del Ministro dell’Economia tedesco non fanno altro che evidenziare una politica fiscale eccessivamente restrittiva. L’intransigenza di Berlino, difatti, rischia di essere particolarmente dura nei confronti dei Paesi, come l’Italia, che sono interessati da un debito pubblico molto elevato e, di conseguenza, potrebbe finire per gravare sulla crescita della spesa pubblica. Va detto, in ogni caso, che quello presentato dal Ministro tedesco è una prima bozza di quello a cui i governi dei vari stati dovranno attenersi.

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