Pensioni di Settembre, la cattiva notizia: ci saranno dei tagli

Potrebbero esserci delle brutte sorprese per quanto riguarda le pensioni di settembre: tutte le possibili riduzioni

Fra qualche giorno sarà possibile sapere l’importo di pagamento della pensione di settembre. Si tratta della nona rata di questo anno e il relativo cedolino è consultabile sul sito Insp. Come al solito, la data bancabile consiste nel primo giorno del mese e quindi da giovedì 1 settembre la pensione sarà disponibile per tutti sui conti correnti e sui libretti fiscali.

Per chi invece non sia in possesso di questi ultimi dovrà effettuare il ritiro in contanti in Poste. Chi ritira l’assegno in contanti presso gli uffici postali dovrà necessariamente rispettare l’apposita turnazione alfabetica. Poste Italiane ricorda infatti che il pagamento è scaglionato in questo modo per contingentare l’afflusso delle persone agli uffici, nonostante la fine del periodo di emergenza sanitaria.

Pensioni di settembre, tutte le riduzioni

Si evitano così assembramenti per tutelare la salute dei cittadini, che si recheranno alle Poste per il ritiro della pensione in giornate diverse. Sul cedolino di settembre potrebbero esserci delle sorprese perché sono previste delle trattenute per alcuni beneficiari degli assegni Inps, già applicate nei mesi precedenti, oltre ai conguagli Irpef a debito.

La pensione di settembre potrebbe quindi essere più bassa di circa 11 euro o del 10% del totale dell’assegno, ma solo per coloro che percepiscono una rendita collegata al reddito. La stessa Inps spiega in una nota: “ai titolari che, nonostante i solleciti, non hanno ancora fornito i dati reddituali relativi al 2019, nei prossimi mesi di agosto e settembre verrà applicata una trattenuta di circa 11 euro, per le pensioni integrate al minimo, o pari al 10% della pensione, per quelle di importo superiore”.

Le altre trattenute sull’assegno pensionistico riguardano i conguagli Irpef per chi è a debito d’imposta. Si vedranno addebitare le somme liquidate quei pensionati che hanno trasmesso il modello 730 a luglio con importo Irpef a debito indicando l’Inps come sostituto d’imposta.

 

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