Inflazione, chi perderà più soldi di tutti

L’inflazione è una delle più grandi sfide da affrontare per il nostro paese. Tutti, chi più e chi meno stanno soffrendo per la presenza dell’inflazione alta. Ecco, nello specifico, chi ci sta perdendo di più e chi di meno in questo periodo.

Attualmente il tasso di inflazione in Italia è all’8%. L’inflazione di questo periodo è diretta conseguenza del rincaro dei prezzi dell’energia, dovuto agli eventi del panorama intenazionale, in particolare per quanto concerne la guerra in Ucraina. A sollevare i prezzi del gas naturale sono le sanzioni imposte alla Russia per l’invasione e la guerra, ma anche della Russia stessa, che adopera le proprie contromisure.

Foto ANSA Firma: Sedat Suna

Inflazione alta significa, riassumendo, che i prezzi dei prodotti e dei servizi salgono, ma non salgono di pari passo i redditi dei cittadini. Per questo motivo siamo in periodo di crisi economica. Mentre tutti i prezzi di quello che serve aumentano, noi continuiamo a guadagnare quanto guadagnavamo prima dell’aumento dell’inflazione. Ne resta che il potere d’acquisto dei redditi dei cittadini diminuisce e non basta più per gli acquisti indispensabili per la vita di una persona.

Questo fenomeno sta colpendo a vari livelli tutte le strutture sociali. I singoli contribuenti stanno soffrendo per l’aumento dei prezzi. Le famiglie si ritrovano a dover fare dei sacrifici per poter fare una comune spesa settimanale, visto che i soldi non bastano più per provvedere a tutte le spese, in particolare per le bollette. D’altro canto le aziende stanno attraversando periodi bui. L’aumento del costo dell’energia rende impossibili da sopportare i costi di produzione di quel che producono, così si trovano costrette ad aumentare il prezzo del prodotto finito. Quando anche questo non basta, le aziende finiscono per chiudere.

Foto ANSA Firma: Daniel Dal Zennaro

I pensionati, nonostante abbiano un potere d’acquisto inferiore a prima dell’aumento dell’inflazione, sono i più tutelati. Questo perché esiste il meccanismo della rivalutazione, che adegua l’importo delle pensioni allo stato attuale dell’inflazione. A rischiare maggiormente sono i lavoratori dipendenti, che non hanno un altrettanto efficace modo per equilibrare i propri stipendi ai rialzi dell’inflazione. L’unica cosa su cui possono contare sono gli aiuti statali e la possibilità di aumenti da parte dei datori di lavoro. Questi ultimi, tuttavia, sono in grossa difficoltà a mandare avanti un’azienda a causa dei problemi produttivi sopra descritti.

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