Benzina e diesel, i guai iniziano dopo il 20 settembre

I guai non sono ancora finiti ma anzi in merito alla Benzina e al diesel stanno per cominciare dopo il 20 settembre.

I prezzi sulla benzina e sul diesel e in generale dei carburanti hanno subito una impennata fin dall’inizio dello scoppio del conflitto in Ucraina e le cose sembrano non migliorare ma anzi i guai iniziano dopo il 20 settembre.

Proprio questo giorno, difatti, cade il termine della misura introdotta dal Governo Draghi per contrastare l’aumento dei carburanti: il taglio delle accise. Questo inevitabilmente sta generando molta preoccupazione nelle famiglie italiane che utilizzano regolarmente l’auto per spostarsi per andare al lavoro ad esempio. Quel che è peggio, peraltro, è che gli ultimi segnali rivelano che nel caso in cui la misura non dovesse essere prolungata, si assisterebbe a nuovi rialzi davvero insostenibili dai consumatori italiani. I prezzi relativi ai carburanti, difatti, stanno aumentando e a denunciarlo è Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti. Rispetto al 2021, in particolare, 1 litro di benzina oggi costa fino al 7% in più, mentre il diesel il+19,8% in più.

In ogni caso, il Governo attualmente in carica per il disbrigo degli affari correnti è a lavoro per valutare l’entità delle risorse disponibili grazie alle quali introdurre nuove misure di sostegno a famiglie e imprese. Tra le misure a cui si starebbe pensando ci sarebbe proprio quella relativa alla proroga del taglio delle accise a 30,5 centesimi a litro. Quel che è certo è che scadrà il 20 settembre di conseguenza l’esecutivo dovrà studiare in fretta un modo per trovare le risorse al fine di intervenire in favore delle famiglie italiane che stanno soffrendo non poco il rialzo dei prezzi che sta interessando le materie energetiche ma non solo. Del resto, gli stessi partiti politici stanno esercitando non poco pressing sul governo affinché siano varati nuovi sostegni. In ogni caso, la forza politica che si insedierà in Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre si troverà ad affrontare una situazione a dir poco complessa che richiederà non un lavoro di sinergia con le altre forze politiche al fine di tutelare gli italiane e dunque le famiglie come anche le imprese.

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