Bollette, chi sta ridendo mentre gli italiani si disperano

Nella crisi delle bollette non ci son solo perdenti, ma c’è anche chi ci guadagna. Ecco chi sta ridendo mentre gli italiani si disperano

È ormai assodato che il mese di ottobre sarà l’inizio di un periodo incredibilmente difficile per gli italiani, e non solo. La crisi dell’energia è pronta ad entrare nel suo vivo e con l’arrivo imminente dell’autunno la situazione potrebbe presto precipitare. La diminuzione delle temperature, infatti, aumenterà inevitabilmente i consumi di gas, che ha raggiunto un costo incredibile.

ANSA/ Fabio Cimaglia

Il prezzo del gas è infatti balzato negli ultimi giorni oltre i 300€ per megawattora, gettando nel panico cittadini e imprese. Molte aziende, infatti, stanno pensando di chiudere per via dei costi troppo elevati dell’energia, mentre i cittadini sono in grande difficoltà. Tuttavia, nella crisi delle bollette non ci sono solo perdenti, ma c’è anche chi ci guadagna. Ecco chi sta ridendo mentre gli italiani si disperano.

Ecco chi ci guadagna nella crisi delle bollette

Da settimane ormai non si parla di altro che dell’incredibile crisi dell’energia che, seppur non ancora entrata nel suo vivo, ha già messo in crisi aziende, cittadini e imprese. In Italia la situazione sembra ancora più difficilmente gestibile, per via di un governo dimissionario e delle elezioni imminenti che potrebbero portare all’ingovernabilità del Paese.

Ma non per tutti la crisi delle bollette è motivo di disperazione e perdite economiche, anzi. Ci sono infatti imprese e aziende che in questo periodo hanno fatto registrare guadagni da capogiro. Sono quelle industrie che si occupano di attività estrattive di materie prime, tra cui gas, petrolio, ecc. Queste aziende hanno fatto registrare un aumento dei guadagni di circa il 60% durante i primi 5 mesi del 2022.

ANSA/TONY VECE

Dunque, la crisi energetica non ha colpito tutti in maniera indefinita e l’aumento dei costi delle bollette non sembra essere affatto un problema per queste aziende che hanno fatto registrare un aumento considerevole del fatturato.

Lo Stato ha deciso di tassarle con una tassa sugli extraprofitti (di cui una parte è servita a finanziare il bonus 200 euro), ma non tutte le imprese hanno versato al fisco i pagamenti dovuto. Dei 4,2 miliardi che doveva ricevere lo Stato, ne è stato incassato solo 1 miliardo.

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