ISEE basso, così puoi esonerarti dalle spese straordinarie per i figli

Tra poco si torna e scuola e ricominciano le tante spese per i figli: se avete un ISEE basso, però, potete avere accesso a comode agevolazioni.

Una di queste è il cosiddetto bonus libri, un contributo per l’acquisto dei libri scolastici necessari. Un aiuto non indifferente, considerando che sono circa 8,5 miliardi i ragazzi e ragazze che torneranno sui banchi di scuola nelle prossime settimane.

Le spese da fare sono tante, per le famiglie con bambini e ragazzi in età da scuola dell’obbligo: zaini, cartelle, astucci, diari, penne e matite e chi più ne ha più ne metta. La spesa più ingente però sono i tantissimi libri di testo richiesti, a volte anche più di uno per singola materia.

Quest’anno il problema è grande per tantissimi nuclei familiari, dati i rincari vertiginosi del costo della vita, delle bollette e delle tasse. Affrontare anche l’acquisto di libri diventa un vero incubo. Per questo è stato pensato il bonus libri 2022.

Fa parte del Family Act 2022, il decreto legge che tutela le famiglie a basso reddito, anche nell’acquisto del materiale scolastico necessario.

Bonus libri 2022: chi può richiederlo e come funziona

Ne possono beneficiare le famiglie con studenti iscritti a scuola medie e superiori sia statali che paritarie e agli istituti iscritti nell’Albo regionale delle scuole non paritarie.

Incluse anche tutte le scuole professionali regionali con corsi triennali o quadriennali e tutti gli istituti che offrono percorsi per inserirsi nel mondo del lavoro contemporaneamente agli studi obbligatori.

In generale l’agevolazione è riconosciuta a tutti gli studenti di famiglie con reddito precario con età non superiore ai 16 anni. Per averne accesso, è necessario presentare l’adeguata documentazione ISEE, che deve certificare un reddito tra i 10 e i 15 mila euro annui.

In alcune regioni viene applicato un bonus in percentuale alla fascia di reddito, in altre il bonus è uguale per tutti. In questo frangente è necessario consultare le linee guida stabilite dalla propria regione. Chi dichiara un reddito inferiore ai 10mila euro può ottenere, invece, l’esenzione totale.

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