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Fisco

Bonus edilizi, ora l’Agenzia delle Entrate chiede le foto

Published by
Federica Pollara

Sono in pochi i fortunati che nelle ultime settimane sono riusciti a richiedere il Superbonus 110%, ma adesso l’Agenzia delle Entrate ha serrato i controlli.

Tra i tanti documenti richiesti al momento di eventuali controlli, adesso il Fisco può richiedere anche dei documenti fotografici. Le denunce di irregolarità sono state molte e per scongiurare le ennesime frodi, il Fisco ha preso ulteriori provvedimenti.

Nella circolare 23/E/2022 è stato deciso che, al fine di provare lo stato di avanzamento dei lavori, il concessionario dovrà anche fornire le adeguate fotografie del cantiere. Diventa questa una manovra essenziale per mettere un punto alle false dichiarazioni, specie in caso di cessione del credito.

Le fotografie richieste ai controlli sono di tre tipi: immagini dell’immobile prima dell’apertura del cantiere, immagini dello stato di avanzamento (Sal) dei lavori in corso d’opera e delle foto dell’immobile una volta conclusi i lavori di ristrutturazione.

Attenzione ai controlli del Superbonus: se mancano le foto scattano le sanzioni

Oltre a tutte le adeguate prove fotografiche, rimane obbligatorio fornire il resto della documentazione cartacea sull’immobile, sui lavori e sul finanziamento del Superbonus.

È necessario conservare le fatture delle spese sostenute, la ricevuta del pagamento dei lavori nonché una dichiarazione del proprietario che autocertifica il consenso alla ristrutturazione, il compimento di quest’ultima e se gli oneri monetari sono stati coperti da parti terze.

Se i lavori sono stati svolti in un condominio, serve anche una copia del documento di delibera dell’assemblea condominiale e le certificazioni per ENEA. Nella circolare 23/E/2022 è stato ben chiarito che, in caso di controlli, se queste documentazioni non saranno presenti scatta la sanzione.

I controlli continueranno fino al 31 Dicembre dal quinto anno successivo alla richiesta di detrazione fiscale. Non è solo l’Agenzia delle Entrate a poter effettuare i controlli: anche ENEA può decidere di verificare la validità degli interventi.

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