Inflazione, chi ci guadagna da tutto questo mentre noi bruciamo i nostri risparmi

L’inflazione sta devastando le famiglie italiane, ma c’è sempre chi da una situazione di crisi riesce a guadagnare. Ecco chi.

L’aumento del costo della vita ha inevitabilmente diminuito, se non in alcuni casi azzerato, il potere d’acquisto dei salari. In una famiglia con un solo stipendio, arrivare a fine mese è sempre più un incognita.

Le spese sono tante, troppe, tutte necessarie; impossibile non pagare la benzina o i trasporti pubblici, le bollette della luce e del gas, la spesa quotidiana. Solo l’aumento del costo dei beni di prima necessità sarebbe un guaio, figuriamoci così.

Chi guadagna sul caro-vita?

In tanti non ce la fanno più, si lamentano e sono costretti alle rinunce. Non è una situazione solo italiana, tutta Europa è stata investita da una crisi davvero brutale. La maggior parte dei cittadini vede impoverirsi sempre di più, ma c’è sempre qualcuno che da questa situazione ne sta traendo profitto.

Una categoria di privilegiati non sta assolutamente risentendo dei prezzi alle stelle: i dipendenti della Commissione europea. Non solo non soffriranno la crisi, i loro stipendi aumenteranno. L’inflazione regalerà loro un bel 2,4% di guadagno mensile in più.

Questo perché in Belgio e Lussemburgo vige ancora il rafforzamento della scala mobile, un sistema che rivaluta le retribuzioni in base all’inflazione. La misura è stata abolita nel resto d’Europa ma non lì, che con un inflazione del +3% possono vedere i loro stipendi adeguarsi e gonfiarsi fino al +10%.

Un funzionario europeo, che di media dovrebbe avere un salario mensile di 15.500 euro, con la rivalutazione può portarsi a casa fino a 17.000 euro. E lo stipendio aumenta a più di 20.000 se si tratta di un commissario.

Ai precari, invece, tocca il licenziamento, facendo così aumentare il divario tra i pochi, privilegiati benestanti e i poveri. Così si rischia di far scomparire la classe media, già diventata estremamente rara in diverse zone.

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