Pensione, perché l’INPS potrebbe non accreditarti i soldi

Bisogna fare attenzione perché in alcuni casi si rischia di perdere l’accredito della pensione: ecco perché

Oltre ai requisiti fondamentali, ci sono anche i requisiti formali per il pagamento delle pensioni. L’Inps effettua infatti dei controlli periodici su tutte le posizioni dei beneficiari prima di sborsare gli assegni. Nell’era telematica basta poco per non vedersi effettuato l’accredito di una mensilità, soprattutto con il crescente dato dei furti dei dati personali.

INPS

Il requisito fondamentale richiesto dall’Inps per accreditare la pensione è l’esistenza in vita. Ovviamente fra i pensionati l’indice di mortalità è alto e l’Istituto controlla tutti i giorni attraverso l’incrocio dei dati anagrafici comunali. Ogni tanto qualche dato sfugge al controllo ma si tratta di episodi rari in rapporto al numero di pensioni che l’Inps paga ogni mese agli italiani.

Pensione, in casi in cui puoi si può perdere

La situazione invece cambia per quanto riguarda i pensionati che vivono all’estero. Per loro è richiesta una procedura particolare attraverso la rete consolare e Citibank. Ogni anno infatti i beneficiari residenti hanno il compito di comunicare all’Inps la loro esistenza per non vedere il loro assegno sospeso e poi revocato d’ufficio.

Per coloro che percepiscono la pensione direttamente in Banca c’è però un altro aspetto che interessa, ovvero i dati bancari e la verifica che l’istituto di accredito sia riscontrato dall’Inps. La chiave è il codice IBAN che in alcuni casi può non essere riconosciuto o cambiare in seguito ad aggregazioni bancarie. Anche questo non avviene in automatico e se il pensionato non aggiorna i dati rischia di perdere l’accredito.

In ogni caso l’Inps comunica sempre ogni variazione del codice IBAN ed è bene seguire le indicazioni per confermare che le coordinate siano corrette ed evitare errori.

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