Controlli a tappeto sulle case degli italiani. Cosa sta accadendo

Controlli in arrivo per tutte le case degli italiani. L’obiettivo dello Stato con queste novità è duplice: controllare il consumo energetico delle abitazioni, essenziale per combattere la crisi del gas, ed evitare ulteriori problemi con l’abusivismo edile. Il risultato è un grande occhio che ci osserva dall’alto.

Il nuovo sistema di controlli sulle abitazioni che il Ministero della Transizione Ecologica ha concesso a Enea può suonare come un Grande Fratello del nuovo millennio. In un periodo in cui la lotta allo spreco di energia è la priorità principale, occorrono strumenti che permettano allo Stato di vedere con più chiarezza quali siano i consumi dei singoli.

Foto ANSA

Questo si traduce nella necessità per il Ministero di creare un database di tutti i consumi degli edifici in Italia.

Controlli a tappeto sulle case degli italiani.

Questo database è stato affidato ad Enea per controllare che tutti gli incentivi per l’energia sostenibile messi in campo dal Governo in questi anni siano stati utilizzati e funzionino. Il database gestito e utilizzando a Enea conterrà tutte le informazioni relative ai patrimoni immobiliari italiani prese da altre banche dati. Il database è collegato al PNRR, in quanto il piano prevede anche una misura di controllo sull’andamento della transizione a un’energia più ecologica.

L’obiettivo ultimo di quello che è stato chiamato Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, è quello di dare a ogni edificio del patrimonio immobiliare italiano una sorta di passaporto energetico. Tutti gli edifici che superano le aspettative di Enea e del Ministero della Transizione Ecologica in fatto di consumi energetici saranno giudicati positivamente. Tutti gli altri saranno inseriti tra i piani di ammodernamento futuri, per un più largo piano di rivalutazione dell’intero patrimonio immobiliare italiano sul piano dell’energia pulita e il consumo energetico.

Roberto Cingolani Foto ANSA

Le informazioni riguardo gli edifici inmessi nel database saranno presi da varie fonti. La principale sarà ovviamente il Catasto, ma fonti sul consumo energetico saranno recuperate anche da Gse (gestore dei servizi energetici), dallo sportello unico certificatori energetici abilitati, dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, da Iper dell’Agenzia del Demanio, dagli archivi catastali del Fisco e dalla stessa Enea. Tutte queste informazioni saranno concentrate in un singolo posto e consultabili da Enea per avere un quadro più chiaro possibile di tutte le caratteristiche energetiche di ogni edificio in Italia.

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