Flat Tax, cosa vuole davvero fare Giorgia Meloni per le Partite Iva

Flat tax al 23%: ecco cosa prevede il programma fiscale del nuovo governo della Meloni

La Flat Tax ha rappresentato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del centrodestra nelle elezioni politiche. La vittoria della coalizione in cui Fratelli d’Italia della Meloni ha avuto più voti adesso è chiamata a mettere in pratica questa riforma fiscale. Vediamo nel dettaglio cosa è la flat tax che vuole la leader del partito Fratelli d’Italia.

Flat tax di Giorgia Meloni

La Flat tax prevede un’aliquota unica che appiattisce, appunto, la progressività dell’imposta dovuta. In questo modo sparirebbero le cinque aliquote Irpef attualmente in vigore. Con la vittoria del centrodestra, l’elettorato ora attende che il nuovo Governo agisca in maniera diretta sul Fisco per il taglio del cuneo fiscale e specialmente delle imposte sui redditi.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI BT

Giorgia Meloni ha idee molto chiare per quanto riguarda la sua Flat tax che si differenziava da quella dei suoi due alleati Salvini e Berlusconi. La leader di Fratelli d’Italia propone per lavoratori autonomi e dipendenti due sostanziali novità:

  • Per le partite iva il nuovo governo promette un’estensione della flat tax per redditi fino a 100mila euro
  • Introduzione della flat tax sull’incremento di reddito sulle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese.

La cosiddetta tassa piatta inizialmente dovrebbe essere del 23%. In futuro questa percentuale, come dichiarato dal centrodestra, potrebbe addirittura scendere fino al 15%. Chiaramente la flat tax sarà progressiva per non violare le norme costituzionali. Saranno esenti i redditi inferiori a 13.000 euro. In sintesi se un lavoratore ha un reddito annuo di 14.000 euro pagherà solo il 23% su quel 1.000 che sfora dal reddito esente da imposta.

Perchè la flat tax è importante

Secondo le nuove forze di Governo, la tassa piatta consentirebbe di far emergere la famosa economia sommersa, ovvero i redditi che non sono dichiarati per sfuggire al pagamento attuale delle imposte. Attualmente la somma di redditi a nero di qualsiasi genere sono circa 183 miliardi di euro. L’intento di Fratelli d’Italia è quello di spingere gli evasori fiscali a dichiarare in virtù di una tassazione molto più amica di quella in vigore che li ha spinti a nascondere in modo fraudolento ricchezza alle casse dello Stato.

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