Gas, la Germania decide per sé e spacca l’Europa

Durante le discussioni dei leader dei paesi d’Europa in merito alla guerra del gas, continuano a scontrarsi posizioni diverse. La Germania, ormai sull’orlo del crollo, decide di agire da sola e mette in campo altre misure per aiutare i suoi cittadini.

Trovare una soluzione comune per 27 paesi diversi, con situazioni diverse e bisogni diversi non è facile. Questo è il motivo per cui l’Unione Europea non è ancora riuscita a raggiungere un accordo unitario per il tetto al prezzo del gas che accontanti tutti. La Germania, tuttavia, non può aspettare oltre e agisce da sola.

Olaf Scholz, Cancelliere della Germania
Foto ANSA

La Francia continua a tentennare sulla proposta del tetto al prezzo del gas unitario per tutti i paesi dell’Unione Europea. La proposta del Governo italiano, supportata da altri paesi come il Belgio, sembra essere una delle migliori soluzioni al momento sul tavolo per affonrtare la guerra del gas.

L’azione della Germania per supportare i cittadini

La Germania, tuttavia, non può aspettare. Il blocco di inizio settembre del gasdotto Nord Stream 1, seguito dall’obbligata nazionalizzazione del gruppo energetico Uniper, fino al danneggiamento dello stesso gasdotto nei giorni scorsi ha messo a dura prova la resistenza del paese, ormai vicino al crollo. La commissaria Simson ha precisato che il cap al prezzo del gas deve essere impostato in modo che non debba essere acquistato più gas dal mercato. Altrimenti si tornerebbe ad alzare il prezzo.

Il Governo tedesco, intanto, decide quindi di agire da solo per supportare i suoi cittadini. Il Governo guidato da Olaf Scholz ha deciso di intervenire con un maxi piano da 200 miliardi di euro per contrastare l’emergenza energetica. Il cancelliere ha dichiarato durante una conferenza stampa che la Germania è preparata a cambiare via di forniture di gas naturale escludendo la Russia. Secondo il ministro delle finanze Robert Habeck e la commissaria Simpson, la Russia non è più un partner commerciale affidabile e occorre trovare altre soluzioni.

Ursula Von Der Leyen, Presidentessa della Commissione Europea
Foto ANSA

Il Governo tedesco sembra concordare con il fatto che se la Commissione Europea non troverà un modo per risolvere il problema che non sia il tetto del gas, cosa molto probabile, questa sia la situazione preferibile. Con i continui tentennamenti della Francia e di altri paesi, la Germania sta già preparando un piano alternativo per mettere autonomamente un tetto al prezzo del gas nazionale senza accordo con il resto dell’Unione Europea. Questo potrebbe minare fondamentalmente l’unità d’intenti dell’UE.

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