Gas ed elettricità le tre misure da adottare subito per salvare le famiglie

Le bollette di luce e gas sono arrivate alle stelle. Il costo della materia prima mai così caro, ecco le contromosse

Dietro al caro energia ci sono anche gli extra profitti delle società che hanno aumentato ancora di più le bollette rispetto al fattore guerra tra Ucraina e Russia. Molte aziende contattano i clienti per chiedere revisione del contratto. Una pratica illegale che a quanto pare qualcuno adopera ancora per spuntare tariffe ancora più speculative. Il Decreto Aiuti Bis proibisce alle aziende fornitrici di luce e gas di aumentare i costi delle nostre bollette. Non può esserci nemmeno la scappatoia del diritto di recesso.

L’articolo 3 del decreto recita che “fino al 30 aprile 2023 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte”.

Bollette luce e gas alle stelle

Come evitare aumenti luce e gas

Al di là di evitare sprechi, le misure strutturali per contenere questo caro energia del +117% sono essenzialmente tre. La prima è quello di scindere il prezzo di luce e gas per ridurre sensibilmente il prezzo. In questo modo non si farebbe ricadere l’impegnate del costo sul Ttf di Amsterdam. Oggi il prezzo del gas viene determinato al Ttf, il mercato di riferimento per l’Europa. Il costo per megawattora nell’ultimo anno è lievitato passando dai 25 euro di un anno fa ai quasi 250 euro per MWh. Al Ttf i fornitori acquistano la materia prima, cioè il gas naturale, che rivenderanno al consumatore finale. L’azienda fornitrice di gas definisce la sua tariffa sulla base dei prezzi negoziati su questi mercati.

La seconda mossa riguarda il blocco totale per tutto il 2023 del distacco forniture luce e gas. Sono tante le famiglie e le imprese che sono in crisi di fronte a bollette pazze. Evitare di staccargli le utenze fino a quando non si trova una soluzione per calmierare i prezzi permetterebbe di non mandare in crisi tutto il comparto economico e non solo.

L’ultima azione per difendersi contro il caro bollette, sostengono le varie categorie che difendono i consumatori, è la fine del mercato tutelato di luce e gas. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali sono regolate dall’ARERA trimestralmente in base alle variazioni sul mercato del valore della materia prima. Ragion per cui, visto il caro bollette, se non si pone fine al mercato tutelato (quello della luce scade 2023 mentre quello gas 2024) gli aumenti saranno sempre di più.

 

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