Reddito, i cambiamenti sono pesantissimi

Il governo Meloni passa all’attacco sul Reddito di Cittadinanza. Ma i cambiamenti sono pesantissimi e molti avranno difficoltà

Come fortemente annunciato in campagna elettorale, il governo Meloni intende modificare in maniera piuttosto profonda il sussidio fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.

(Cambiamenti Reddito)

Sono di poche ore fa, infatti, gli annunci di alcuni esponenti del partito del Primo Ministro italiano, riguardo imminenti modifiche riguardo il sussidio più popolare degli ultimi anni. Tuttavia, i cambiamenti sono pesantissimi e molti percettori del Reddito di Cittadinanza avranno difficoltà.

Cambiamenti pesantissimi sul Reddito di Cittadinanza. Ecco chi avrà maggiore difficoltà

Il nuovo governo Meloni è alle prese con la Legge di Bilancio 2022. L’attuale esecutivo, infatti, dovrà cercare le risorse utili per attuare le politiche economiche promesse in campagna elettorale. Tra le vittime sacrificali per ottenere un risparmio notevole vi è certamente l’intervento di modifica sul Reddito di Cittadinanza.

Il governo è dunque intenzionato a togliere il Reddito di Cittadinanza “a chi può lavorare”. Tuttavia, i dati ufficiali dell’Anpal smentiscono il fatto che ci sia un bacino così ampio di percettori che potrebbero essere occupati e i cambiamenti pesantissimi sul Reddito porteranno grandi difficoltà. Secondo i dati Anpal, infatti, circa il 71% dei percettori hanno al massimo la terza media.

Tuttavia, l’intenzione dell’attuale maggioranza è quello di far diventare il Reddito uno strumento per coloro che non possono trovare un lavoro a causa di problemi di salute o altri impedimenti. Secondo l’Anpal i beneficiari del RdC che sono stati indirizzati ai servizi per il lavoro sono circa 919mila. Il 18% circa sono occupati, mentre il 72% circa risultato tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro.

(Cambiamenti Reddito)

Intanto sono in molti a chiedersi come il governo guidato da Giorgia Meloni intenda modificare il Reddito di Cittadinanza. Tra le ipotesi più accreditate vi è la possibilità che il sussidio venga perso a seguito del primono” alla presentazione di un’offerta di lavoro “congrua”.

In prima battuta, infatti, il percettore del Reddito di Cittadinanza poteva perdere il sussidio dopo ben tre proposte di lavoro. Rifiuti che sono scesi a due a seguito dell’intervento del governo Draghi. Dunque l’attuale governo sembra particolarmente intenzionato ad eliminare la possibilità di rifiutare un’offerta di lavoro congrua, pena la perdita del sussidio.

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