In Pensione nel 2023, quanti soldi perdi nell’assegno

Un tema che tiene banco all’interno della maggioranza è quello relativo alla riforma delle pensioni. Dal primo gennaio 2023 sono previste delle novità, ecco in che modo cambieranno i valori. 

Arrivano le ultime notizie riguardo la prossima riforma delle pensioni. Intanto c’è una svolta riguardo i prossimi assegni che intascheranno i futuri pensionati.

Inps pensioni
Pensioni inps come richiedere, foto Ansa

Al di là dei requisiti contributivi, chi ha aspettato un anno per andare in pensione riceverà un premio. Infatti, al momento della liquidazione della prestazione, ci sarà una rendita maggiore. Oltre a ciò la novità per il 2023 è il cambio dei valori di coefficienti di trasformazione delle pensioni. Il parametro serve a determinate l’importo della rendita in base all’età e ai contributi che il lavoratore ha versato.

In Pensione nel 2023, quanti soldi hai nell’assegno

Con i nuovi coefficienti, dunque, la pensione nel 2023 sarà più alta. Con questa modifica dal 1° gennaio ci sarà un nuovo montante contributivo. Le pensioni, dunque, saranno maggiori ma verranno pagato in minor tempo. I coefficienti, infatti, approvati tramite decreto ministeriale lo scorso 1° dicembre, che entreranno in vigore il primo gennaio 2023, sono stati tarati sulla speranza di vita che si è abbassata a causa della pandemia che ha aumentato il tasso di mortalità.

Le pensioni 2023-2024 saranno più alte. Chi andrà in pensione il prossimo anno riceverà una rendita leggermente più alta rispetto al 2022. In termini numerici, chi va a 67 anni in pensione ha il coefficiente di trasformazione al 5,723%. Lo scorso anno era al 5,575%. Su un montante di 300mila euro contributivo, comporta un crescita della rendita annuale di pensione pari a 440 euro. Circa 34 euro in più al mese.

Soldi pensioni aumenti 2023
Soldi pensioni aumenti 2023

Una beffa, dunque, per chi ha fatto domanda di pensione ed ha ricevuto il riconoscimento nel 2022. Se avesse atteso per una altro anno, infatti, ci sarebbe stata la possibilità di ricevere un riconoscimento maggiore sul cedolino della pensione.

La novità fa parte di un calcolo previsto da decreto ministeriale di dicembre 2022 che ha rimodulato il coefficiente trasformando l’assegno delle pensioni. Una notizia positiva per quanto riguarda le persone che faranno la richiesta per ricevere la pensione nel 2023.

E’ dunque utile chiarire che questa novità contributiva non interessa coloro che hanno già una pensione. Vale solo per chi farà chiesta il prossimo anno, con una parte dell’assegno che deve essere calcolato con il sistema contributivo.

Dopo cinque anni, per la prima volta, i coefficienti ricevono un aumento con questa revisione che prevede appunto una quota maggiore delle rendite pensionistiche. Una notizia abbastanza positiva ma che vale solo per alcune categorie di persone, con un sistema contributivo specifico.

Questo aumento, come già specificato, è dovuto all’aumento della mortalità che ha portato a far salire questo coefficiente del montante contributivo. Questa revisione ha una durata biennale, dunque fino al 2024 ci sarà questo rincaro sull’assegno per chi intende andare in pensione. Un beneficio da non sottovalutare, molto utile per le famiglie con i nuovi pensionati che avranno all’incirca 30 euro in più al mese per sempre. Una beffa, invece, per chi ha fatto domanda nel 2022.

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