Reddito di Cittadinanza, le mensilità diminuiscono ancora

L’accanimento del Governo nei confronti del reddito di cittadinanza continua anche dopo la riduzione drastica delle possibilità dei percettori. Nuovi paletti sono stati imposti con la legge di bilancio 2023, in attesa del momento in cui il reddito di cittadinanza verrà completamente eliminato. Ora, tuttavia, si parla di una nuova riduzione della durata del reddito di cittadinanza per il 2023.

La necessità del Governo italiano di racimolare quanti più soldi possibili per finanziare le proprie misure politiche ed economiche continua a crescere. La prima vittima di questa necessità è il tanto odiato reddito di cittadinanza, la misura meno tollerata dalla maggioranza di centrodestra. Il reddito di cittadinanza era già stato pesantemente castrato dalla legge di bilancio 2023. In occasione della presentazione della legge, il Governo aveva deciso di ridurre il tempo di validità del sussidio da 18 a 8 mesi. Ora si parla di un’ulteriore riduzione.

palazzi di periferia
diminuiscono le mensilità del reddito di cittadinanza
Foto ANSA – missionerisparmio.it

In particolare il reddito di cittadinanza potrebbe passare a soli 7 mesi di validità. Rimarrebbero validi, inoltre, tutti i paletti già approvati con la legge di bilancio di novembre. Quindi rimarrebbe l’obbligo per i percettori di prendere parte a un corso di aggiornamento professionale, nonché il vincolo che il sussidio viene tolto a chi rifiuta la prima proposta di lavoro pervenuta. Permangono anche i controlli pressanti e le restrizioni per età e reddito. Tutti i percettori del reddito di cittadinanza giudicati abili al lavoro non avranno più il sussidio. In questo modo la platea dei percettori si è ridotta della metà rispetto al resto del 2022. Oltre 2 milioni di persone percepivano il reddito di cittadinanza prima delle legge di bilancio, ora sono circa 1,1 milioni.

Reddito a chi ne ha bisogno, altri tagli in arrivo

La parola d’ordine, come ha specificato la Ministra del lavoro Marina Calderone, è “il reddito a chi ne ha bisogno”. In un intervento durante al festa per il decimo anniversario di Fratelli d’Italia, Marina Calderone ha sottolineato come l’intento non sia quello di lasciare da soli i percettori del reddito di cittadinanza, ma di agire per revitalizzare il mondo del lavoro in maniera diversa. Si vuole investire maggiormente in corsi di formazione, professionalizzazione e orientamento che possano dare maggiori risultati nel tempo.

Quello che la maggioranza intende fare è rivedere il reddito di cittadinanza. La funzione di ammortizzatore sociale della misura del Movimento 5 Stelle deve essere dirottata verso coloro che ne hanno realmente bisogno, ovvero quei soggetti che, anche volendo, non hanno possibilità di lavorare.

Marina Calderone
diminuiscono le mensilità del reddito di cittadinanza
Foto ANSA – missionerisparmio.it

Lavoro a chi può lavorare

Secondo le parole della Ministra Calderone, circa 660.000 tra quei 1,1 milioni di percettori del reddito di cittadinanza sono considerati occupabili. Per costoro la priorità è quella di trovare un’occupazione che possa mantenerli, ed è su questo punto che deve intervenire il Governo. Per tutti gli altri è in progettazione un nuovo sistema di assistenza, detto reddito di inclusione, che andrebbe a sostituire il reddito di cittadinanza come ammortizzatore sociale.

Alla stessa festa di Fratelli d’Italia interviene anche il Ministro della Protezione Civile e del Mare Nello Musumeci. L’ex governatore della Sicilia sottolinea l’importanza di rivedere la politica del welfare, rivalorizzando il lavoro manuale.

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