Tasse e imposte, chi può davvero non pagare nulla

Chi può davvero non pagare nulla di tasse ed imposte in Italia? Ecco tutte le categorie di persone che non sono chiamati a versare i tributi.

Si ha la prova di esistenza delle tasse sin dal 3.000 a.C., quando è molto probabile che consistessero in una prestazione d’opera e non in un versamento in denaro, nonostante esistesse già la moneta. il sovrano degli ostrogoti Teodorico Il Grande, vissuto fra il 454 ed il 526 d.C., scrisse: “Il solo paese piacevole è quello in cui nessuno teme l’esattore“.

Ecco l'elenco delle esenzioni per tasse e imposte: chi può non pagare
Tasse e imposte, ecco chi può davvero non pagare nulla – Missione Risparmio.

Secondo i dati ufficiali del 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli italiani hanno pagato in un anno ben 496,09 miliardi di euro, circa 8.200 euro per ogni residente nel Belpaese. Si tratta di un aumento del 10.8% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente al miglioramento del quadro economico dopo i lockdown.

Tasse e imposte, chi può davvero non pagare nulla

Spesso si usa la parola “tasse” per indicare un qualsiasi importo corrisposto allo stato, sia in forma diretta che indiretta. In realtà, esiste una sostanziale differenza fra tasse ed imposte. Più precisamente, la tassa è la somma di denaro versata per ogni utilità che si trae da un’attività statale o per il godimento di servizi pubblici.

I dati sul peso delle tasse in Italia di Frignanonews
Il peso delle tasse in Italia secondo i dati Frignanonews – Missione Risparmio.

Tutte le tasse prevedono la possibilità di esenzione se ricorrono alcuni specifici requisiti. Il ticket sanitario non viene pagato da chi ha una grave patologia, le donne in gravidanza, under 6, over 65, disoccupati e familiari a carico. La tassa scolastica, ad esempio, può non essere pagata da chi ha un ISEE inferiore a 20.000 euro.

L’esenzione dalle tasse: ecco i requisiti

L’esenzione per la TARI, ovvero la tassa sulla spazzatura, ricorre quando il locale o le aree sono inutilizzabli. Per quanto riguarda la tassa sugli immobili, ovvero l’IMU, l’esenzione scatta per la prima casa, sempre che non rientri in una delle categorie catastali definite “di lusso” come A/1, appartamenti signorili, A/8, cioè ville, e A/9, che indica i castelli.

Le imposte pagate dall'Italia e dagli altri paesi del mondo
Il confronto delle imposte pagate dall’Italia ed altri paesi nel mondo. Dati Idealista.it, anno 2013 – Missione Risparmio.

Le imposte sono invece definite dall’articolo 53 della Costituzione: “Tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva“. Lo scopo è dunque quello di finanziare i servizi pubblici, ed è generalmente prevista l’esenzione per chi non ha nè un patrimonio, nè un reddito.

Ecco chi non è tenuto a dover pagare ogni anno il Canone Rai

Per quanto riguarda il bollo auto è prevista l’esenzione per chi ha una vettura ibrida o elettrica, ma solo fino ad un massimo di 5 anni dall’immatricolazione. Allo stesso modo, le auto immatricolate oltre 30 anni fa sono esenti. I disabili che rientrano nelle facilitazioni della legge 104 devono verificare gli stringenti requisiti per l’eventuale esenzione.

Anche per il Canone Rai è possibile essere esenti dal pagamento se si è over 75 e con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, un militare NATO, un ospedale militare, una Casa del soldato o un invalido degente in casa di riposto. L’imposta probabilmente più conosciuta dai residenti in Italia, però, è sicuramente l’IRPEF.

Come funziona l’IRPEF e quali persone non dovranno pagarlo

L’Imposta sul reddito delle persone fisiche è stata istituita con il Decreto Presidente della Repubblica numero 597/1973. Oggi è disciplinata dal titolo I del Decreto Presidente della Repubblica numero 917/1986. Come stabilito dall’articolo 53 della Costituzione, l’IRPEF prevede la progressività dell’imposta, calcolata quindi secondo diverse fasce.

La soglia di esenzione dell’IRPEF per i lavoratori dipendenti è di 8.174 euro all’anno. Per i lavoratori autonomi, invece, è di 5.500 euro. I pensionati, invece, hanno l’esenzione IRPEF con un reddito annuo inferiore a 8.500 euro. È molto importante conoscere queste soglie per chiedere con la dichiarazione dei redditi la restituzione delle imposte versate.

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