Rottamazione cartelle, attenzione alla data del 31 marzo

La rottamazione delle cartelle esattoriali è uno dei temi più caldi del periodo. Per alcune novità importanti, tuttavia, si dovrà attendere fino al 31 marzo. 

Notizie molto importante per tutti coloro che si avvarranno della rottamazione delle cartelle fiscali. Da segnarsi la data del 31 marzo, perché cambiare tutto.

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Attenzione alle cartelle esattoriali – missionerisparmio.it

La rottamazione quater delle cartelle esattoriali è una delle misure su cui il Governo Meloni sta puntando maggiormente dall’inizio del suo mandato. La possibilità per molti italiani di vedere cancellata buona parte dei propri debiti fiscali è una benedizioni in questi tempi difficili, martoriati da spese altissime, rincari di alimenti e bollette, a causa della guerra e dell’aumento dell’inflazione. La rottamazione quater si pone in continuità con la rottamazione ter delle cartelle esattoriali già messa in pratica dal Governo Draghi. Se quest’ultima andava a cancellare i debiti fiscali di valore di 1.000 euro o inferiore dall’anno 2000 al 2010, la rottamazione quater decisa da Giorgia Meloni si spingerà fino al 2015.

C’è da ricordare, tuttavia, che ci sono dei limiti a questa rottamazione, anche nello stralcio delle cartelle. La prima cosa da considerare è che la rottamazione non cancella completamente il debito, ma soltanto gli aumenti dovuti alle sanzioni e agli interessi che si sono accumulati nel tempo sul debito stesso, facendolo tornare al suo valore di base. La cifra originale del debito dovrà comunque essere pagata, ma per chi non ha i soldi per farlo immediatamente è stata studiata una soluzione. Si tratta di un regime rateale agevolato che permette di pagare i debiti fiscali nel giro di 5 anni con rate mensili. Il secondo punto importante da mettere in conto è che la rottamazione quater non si applica sulle imposte evase di ambito comunale. Saranno i Comuni stessi a decidere se aderire o meno alla rottamazione.

La decisione finale spetta i Comuni, il 31 marzo 2023

Ecco che arriviamo alla data specificata nel titolo. I Comuni possono decidere se eseguire o meno la rottamazione delle cartelle esattoriali per i debiti contratti nel corso degli anni. La decisione deve essere presa entro e non oltre il 31 marzo 2023. Un decreto del Governo ha stabilito che tutti i Comuni che non hanno deciso se procedere o meno con la rottamazione alla data del 31 gennaio 2023, avranno tempo fino al 31 marzo per scegliere.

Questa possibilità di scelta arriva con un interessante extra, ovvero la possibilità per i Comuni di procedere con una rottamazione totale delle cartelle esattoriali e non parziali come da regole statali. Questa è una notizia molto importante, visto che i Comuni potrebbero decidere di graziare completamente i propri cittadini con una rottamazione totale del debito fiscale.

meloni e deputati
Cosa sta per accadere entro il 31 marzo-missionerisparmio.it

Scelta dei comuni e cambio di date

La possibilità di scelta dei Comuni spostata al 31 marzo fa anche slittare in avanti alcune date importanti per quanto riguarda la rottamazione. Secondo gli accordi iniziali, le cartelle esattoriali comunali sarebbero state rottamate automaticamente il 31 marzo se i Comuni non avessero deciso cosa farne alla data del 31 gennaio. Lo spostamento di date influisce anche su questo meccanismo. Adesso, infatti, la data di rottamazione automatica è spostata in avanti al 30 aprile 2023.

La scelta in mano ai Comuni adesso ha 3 uscite: stralcio parziale, stralcio totale o nessuno stralcio delle cartelle esattoriali. Il 31 marzo sapremo come andrà a finire e come dovranno comportarsi i migliaia di cittadini italiani con debiti fiscali.

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