Un pensionato per ogni lavoratore: così l’INPS collasserà

Riforma delle Pensioni 2023, ecco il piano del premier Giorgia Meloni. Si cerca l’accordo e intanto arriva l’allarme da parte dell’Inps.

Segnale chiaro ed inequivocabile uscito fuori dalle elezioni regionali. La destra continua ad essere la principale forza del paese. I cittadini, con la riconferma di Fontana in Lombardia e la vittoria di Rocca nel Lazio, hanno incoronato nuovamente Fratelli d’Italia che nelle due regioni ha sbancato. Adesso il Governo è a lavoro per definire le riforme utili per l’Italia.

Pensione del futuro Inps
Inps pensioni – Ansa Foto – missionerisparmio

Il tema delicato è quello riguardante le pensioni. Lo scorso 8 febbraio è andato a vuoto il vertice tra il Governo e le parti sociali. Ufficialmente l’incontro è saltato per “motivi istituzionali”, così Palazzo Chigi in una nota. La realtà è invece un’altra. C’è prudenza, infatti, da parte della forza di maggioranza che non vuole commettere errori. Intanto arriva la comunicazione dell’Inps, ecco cosa ha dichiarato il presidente Pasquale Tridico.

Un pensionato per ogni lavoratore: così l’INPS collasserà

In una nota è arrivata la raccomandazione da parte delle Inps riguardo il tema delle pensioni. Il Governo Meloni non vuole fallire ed intende dare un segnale al paese con la riforma che è attesa per il 2023. Da due anni, infatti, si cerca un modo per superare la Legge Fornero, imposta dal Governo Monti ben 11 anni fa. Per modificare ciò, però, serve prudenza: ed è per questo che il Governo è a lavoro per trovare un accordo con le parti sociali e l’Inps.

“Da qui al 2029 il quadro non è positivo”, così in una nota Pasquale Tridico. Il collegamento fra i lavoratori attivi e i pensionati sta danneggiando i conti da parte dell’Inps che è già in equilibrio precario. Tutto ciò a causa dell’impoverimento dell’Italia ed il calo demografico. Entro il 2050, infatti, il rapporto di lavoratori e pensionati calerà e arriverà da 1,3 a 1. Secondo gli ultimi dati in Italia sono 23 milioni di lavoratori che sostengono 16 milioni di pensionati. C’è pericolo riguardo la tenuta dei conti nel lungo periodo. Per quest’anno, infatti, è previsto un buco da ben 10 miliardi di euro.

Ha percepito un reddito inferiore ai 12 mila euro lordi all’anno ben il 40% dei pensionati. Questi sono i dati riportati dall’Insp. Cosa significa questo? C’è una sorte di allarme in merito alla sostenibilità del sistema che è gestito dall’Inps. In una prima stima, infatti, entro il 2029 potrebbero aumentare i debiti e ritrovarsi ben 92 miliardi di passivo.

pasquale tridico
Pensioni 2023-Foto ANSA – missionerisparmio.it

Inps, conti in disordine: rischio collasso

I trattamenti previdenziali occupano il 92% della spesa mentre quelli assistenziali l’8%. Nel 2021 sono stati raggiunti quota 312 miliardi di euro. Ad incidere di più la voce riguardo le pensioni anticipate (56% del totale) e poi quella di vecchiaia (16%) e pensioni ai superstiti (14%). Ecco perché il Governo ha necessità di evitare che la spesa delle pensioni aumenti.

Nella prossima riforma delle pensioni non ci sarà Quota 41: con questi dati è molto improbabile che ciò avvenga. Servono degli accorgimenti per chi intende lasciare il lavoro primo. Una prima ipotesi è il ricalcolo contributivo ma ciò è un argomento che dovrà affrontare il Governo prossimamente.

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