Pensioni, qual è l’importo minimo che non possono pignorarti

Arrivata la circolare dell’INPS che spiega tutto: in che modo il dl aiuti-bis ha modificato la legge del codice di procedura civile

E’ stato rivisto il limite di impignorabilità delle pensioni collegato all’ammontare dell’assegno sociale. Lo ha spiegato direttamente l’Inps nella circolare 38/2023. Il limite imposto per le pensioni non pignorabili è di 1.007 euro mensili, relative al 2023 ed è efficace a partire dal 22 settembre 2022, ovvero da quando il minimo vitale è arrivato al doppio dell’importo dell’assegno sociale.

Limite impignorabilità pensioni
Il dl Aiuti-bis modifica il limite di impignorabilità delle pensioni – Foto Ansa (Missionerisparmio.it)

Dal mese di gennaio siamo quindi sopra i 500 euro mensili, mentre prima equivaleva a una volta e mezzo rispetto all’importo dell’assegno. Per tale comunicazione l’Istituto nazionale della previdenza sociale ha ripreso la riforma del decreto legge Aiuti-bis. Inoltre, l’Inps sta provvedendo a rimodulare o azzerare gli importi sospesi dal rateo di ottobre 2022, che sono relativi ai procedimenti pendenti.

Verrà poi restituita la cifra trattenuta al pensionato in questione. Con questo dl ci sono stati dei cambiamenti all’art. 545 del codice di procedura civile, appunto sul limite di impignorabilità delle pensioni. La legge stabiliva che il limite fosse applicato a ogni somma, mentre la cifra in eccesso era pignorabile.

Pensioni, come interviene il dl Aiuti-bis

Ora l’Inps comunica che il limite è stato rivisto e aumentato appunto da una volta e mezza l’importo dell’assegno sociale, a due volte tale importo. L’altra novità è il limite di 1.007 euro, effettivo sui cosiddetti procedimenti esecutivi pendenti.

Limite impignorabilità pensioni
Il dl Aiuti-bis modifica il limite di impignorabilità delle pensioni – (Missionerisparmio.it)

Si fa riferimento a “quei procedimenti esecutivi notificati ai sensi dell’articolo 543 del c.p.c. per i quali non sia ancora stata notificata all’Inps l’ordinanza di assegnazione, che rappresenta l’atto conclusivo dell’esecuzione forzata”. La data di notifica del pagamento non ha quindi particolare rilevanza.

Ci si chiede anche come avverranno i rimborsi per i pensionati. L’Inps spiega che al momento le varie sedi stanno provvedendo alla verifica degli importi e all’eventuale ricalcolo. Si legge nella comunicazione che gli importi trattenuti in applicazione della notifica dell’atto di pignoramento fino al rateo di pensione di settembre 2022 rimarranno accantonati in attesa della notifica dell’ordinanza di assegnazione.

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