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Pensioni, ecco gli aumenti di maggio

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

Le pensioni di maggio si potranno ritirare dal 2 del mese: ecco per chi gli importi dell’assegno sono in aumento

L’Inps ha fornito tutte le informazioni per il calcolo degli importi maggiorati delle pensioni di maggio tramite la pubblicazione della circolare 35 dello scorso 3 aprile. A beneficiare di questa cifra aggiuntiva saranno tuttavia solamente i titolari degli assegni di importo pari o inferiore al trattamento minimo. L’aumento è stata decretato in via transitoria con la Manovra.

Il calcolo delle maggiorazioni per le pensioni di maggio – Missionerisparmio.it

L’obiettivo è quello di contrastare gli effetti dell’inflazione nell’ultimo anno e quindi fino a dicembre 2024 sarà garantito. Ma in cosa consiste di preciso? Si tratta di un incremento dell’1,5% per l’anno 2023 e del 2,7% per il 2024. Nella circolare si legge anche che “l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato” e che “il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell’incremento transitorio”.

Viene inoltre riconosciuto con riferimento al trattamento lordo, con l’inclusione dei trattamenti di natura previdenziale, assoggettabili a Irpef, memorizzati nel Casellario Centrale delle Pensioni. Ciò anche se “erogati da Enti diversi dall’Inps per i quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata”.

Pensioni di maggio, il calcolo

Dal calcolo sono quindi escluse le prestazioni fiscalmente non imponibili, come ad esempio le somme corrisposte al titolo di maggiorazione sociale o la somma aggiuntiva c.d. quattordicesima mensilità, ma anche le prestazioni di carattere assistenziale e quelle a carattere facoltativo o di accompagnamento alla pensione. Vediamo quindi come funziona il calcolo della maggiorazione.

Il calcolo delle maggiorazioni per le pensioni di maggio – Missionerisparmio.it

Si parte innanzitutto dall’importo mensile lordo complessivo dell’assegno. Ricordiamo che la maggiorazione è riconosciuta sia alle pensioni integrate, anche parzialmente, al trattamento minimo, sia alle pensioni non integrate il cui importo sia pari o inferiore al trattamento minimo Inps. Andiamo allora a fare un esempio specifico.

Per un over 75, se si parte da un importo di 563,74 euro, si applica l’1,5% dell’incremento (8,46 euro) e anche il 6,40% per l’età (36,08) e si arriva alla cifra di 599,82 euro. L’Inps specifica inoltre che gli importi dell’incremento per l’anno 2024 saranno determinati in sede di rinnovo delle pensioni per lo stesso anno.

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