Mutuo a tasso variabile: cosa devi sapere davvero prima di dire sì

Con l’aumento dei tassi di interesse la scelta di un mutuo a tasso variabile sembra un suicidio. Fino a che punto è davvero così?

Lo scoppio della guerra in Ucraina e le sue conseguenze hanno reso il cercare di comprare casa un vero inferno. I mutui hanno ormai dei tassi di interessi altissimi e molte persone preferiscono rivolgersi ad altri sistemi prima di stipularne uno. Andiamo a vedere quali sono i problemi.

Mutuo a tasso variabile:
Comprare una casa nel 2023 potrebbe essere un suicidio – ANSA – missionerisparmio.it

L’aumento dell’inflazione ha già reso la vita difficile a molte persone in Italia. Di quello che prima compravamo con un mese di stipendio oggi possiamo comprare la metà e per aggiungere la beffa al danno le contromisure prese contro questo problema dalla BCE stanno dando altri problemi risolvendo quello principale solo in parte. Per evitare l’impennata dell’inflazione la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare i tassi di interesse per aumentare il valore della moneta e quindi controbilanciare l’aumento dei prezzi. Il rovescio di questa scelta di politica monetaria è l’aumento conseguente dei tassi sui mutui per le case, che sono diventati sempre più alti.

Ad essere stati particolarmente penalizzati da questa politica europea sono i mutui a tasso variabile. Questi venivano preferiti da molti prima della crisi perché offrivano interessi più bassi, con il contro di poter variare nel tempo al variare della situazione economica generale. Sfortuna a voluto che dopo la pandemia, che già aveva fatto i suoi danni, arrivasse anche l’inflazione alta e le rate dei mutui a tasso variabile sono improvvisamente aumentate. Ad oggi stipulare un mutuo a tasso variabile con i tassi di interesse medi proposti sembra un pessimo affare.

Il mercato dei prestiti e i tassi di interessi

A fare testo per il mercato dei prestiti sono i titoli Euribor gestiti dalla Banca Centrale Europea. Al momento la situazione nel mercato è talmente confusa e suscettibile a qualsiasi evento esterno che anche se i titoli sono previsti in discesa del 2,7% nel 2024 e del 2,5% entro la fine del 2025, non è possibile prevedere se un abbassamento dei tassi di interesse ci sarà davvero.

Mutuo a tasso variabile:
Cosa succederà nei prossimi tempi- Missionerisparmio.it

Le stime degli economisti, infatti, sono per il momento molto caute. I dati appena forniti sono stime al ribasso per gli Euribor, giusto per far capire ai cittadini europei di non essere troppo fiduciosi e che se ci sarà una discesa del valore degli Euribor, questa potrebbe essere minima.

Considerando quanto instabile sia il mercato in questo periodo è bene non fidarsi troppo delle condizioni attuali quando si richiede un mutuo per l’acquisto di una casa. Il rischio è quello di trovarsi con una situazione in cui si stipula il contratto per un mutuo a determinate condizioni per poi vedersele cambiare sotto gli occhi mano a mano che passa il tempo.

Finché il livello di inflazione continuerà a salire e i prezzi ad aumentare continuerà anche la contromisura della BCE e di conseguenza l’aumento dei tassi di interesse. La situazione si potrebbe smuovere solo se la guerra in Ucraina finisse e si tornasse a un afflusso regolare di energia. La cosa non è facile visto quanto è difficile già ora trovare nuove fonti di fornitura energetica per sostituire il gas russo.

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