Assegno temporaneo per i figli minori, al via dal 1° luglio: come funziona

L’assegno temporaneo per i figli è rivolto a tutte le famiglie con figli minori di età che non abbiano i presupposti per ricevere gli assegni familiari. Ecco cosa prevede la misura. 

L’assegno unico universale non è un sussidio, è una tassa negativa. È un investimento fatto a nome di tutta la comunità, perché un bambino è un valore per tutti. È una riforma epocale del nostro Paese: per la prima volta si introduce un approccio di visione integrata, è un investimento economico mai visto, con un +40% delle risorse economiche per le politiche familiari, e infine cambia l’approccio e introduce un’ottica di prospettiva e investimento” . Con queste parole, la ministra delle Politiche famigliari e delle Pari opportunità Elena Bonetti ha annunciato con entusiasmo la misura dell’assegno unico per ciascun figlio.

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Nell’attesa che venga data attuazione alla legge delega sull’assegno unico familiare, il Governo ha adottato alcune misure di durata transitoria dirette a fornire un sostegno concreto alla genitorialità. Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 135 dell’8 giugno 2021 è stato pubblicato il decreto legge 8 giugno 2021, n. 79 che prevede un potenziamento degli assegni del nucleo familiare e che introduce il cosiddetto assegno “ponte” per le famiglie che non godono dei requisiti per ottenere gli assegni familiari. La misura parte da luglio ed è valida fino al 31 dicembre 2021. Infatti, l’assegno unico per i figli under 21 partirà integralmente solo dal 2022 e la soluzione ponte mira proprio a colmare l’attesa dando supporto alle famiglie.

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Cos’è l’assegno “ponte”

Si tratta di un assegno semplificato con importi minori rispetto all’assegno da 250 euro massimi (217,8 euro), calcolato sulle condizioni reddituali reali delle famiglie. Il minimo che si può percepire è di 30 euro. L’assegno è rivolto a tutte le famiglie con figli minori di età che non abbiano i presupposti per ricevere gli assegni familiari. La famiglie deve avere un ISEE inferiore a 50 mila euro annui. Per quanto riguarda i requisiti soggettivi del richiedente, è necessario:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
  • essere cittadino di uno Stato non appartenente all’UE, in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere domiciliato o residente in Italia e abbia i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
  • essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Gli altri requisiti

Il bonus viene corrisposto per ogni figlio minore d’età e diminuisce all’aumentare del livello dell’ISEE. Se la famiglia è composta da più di due figli l’importo unitario per ciascun figlio minore viene aumentato del 30% e per ciascun figlio minore con disabilità gli importi sono maggiorati di 50 euro. Dai 18 anni di età, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:
• è iscritto all’università;
• è un tirocinante;
• è iscritto a un corso professionale;
• svolge il servizio civile;
• svolge un lavoro a basso reddito.

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