Cartelle esattoriali, rinvio ad agosto e pagamento in 4 rate

Spinto dalla maggioranza, il Governo ha deciso un ulteriore rinvio del pagamento delle cartelle esattoriali. Ecco cosa cambia. 

Stop delle notifiche per il pagamento delle cartelle esattoriali fino ad agosto. Sarà quindi un’altra estate senza notifica di nuove cartelle e senza dover saldare il conto di quelle che erano state già notificate prima del lockdown. Resta invece l’obbligo di versare le rate 2020 della pace fiscale entro il 2 agosto. La scadenza in verità sarebbe il 31 luglio ma slitta al lunedì successivo. Si tratta di quattro rate della rottamazione-ter e due rate del saldo e stralcio. Inoltre, così come per lo stop delle notifiche, arriva anche lo stop alla compensazione dei rimborsi da erogare con i debiti iscritti a ruolo.

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Il Decreto legge, approvato ieri in Consiglio dei ministri, ha quindi stabilito il rinvio al 31 luglio come termine entro cui i Comuni devono approvare i Piani economico finanziari e le tariffe della Tari 2021. Spinto dalla maggioranza, il Governo ha proseguito la strada del “congelamento” sia delle attività di notifica che dei pignoramenti presso terzi. Sono quindi 60 milioni le cartelle cumulate dal primo lockdown di marzo 2020.

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Di fatto, la data di ripresa dei rinvii ai contribuenti è quella del 1° settembre 2021 anche se resta da capire le modalità di riscossione. Per quanto riguarda i contribuenti che prima del lockdown di marzo 2020 avevano già ricevuto una cartella, questi devono saldare l’importo o delle rateazioni già richieste o dell’intero debito. Il termine, in questo caso specifico, è il 30 settembre. Resta confermata invece la scadenza del 2 agosto delle rate 2020 della pace fiscale che, grazie ai sabati e alle domeniche, va versata entro il 9 agosto.

Le scadenze 

Ricapitolando, l’astensione del pagamento delle cartelle esattoriali resta valido fino al 31 agosto. La Cabina di regia, a quanto si apprende a Palazzo Chigi, si è espressa favorevolmente per l’estensione di due mesi, fino al 31 agosto, del blocco delle cartelle esattoriali. Intanto, come ha annunciato il Mef, “per tener conto dell’impatto che il covid ha avuto sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e dei loro intermediari, si proroga il termine di versamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021 ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità, compresi quelli aderenti al regime forfettario”. Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi.

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