Comprare casa senza soldi: ecco come si può fare

Comprare casa senza soldi non è una follia. Oggi esistono diversi strumenti che possono compensare la mancanza di liquidità.

Come comprare casa senza soldi (foto Adobestock)
Come comprare casa senza soldi (foto Adobestock)

L’acquisto di un immobile richiede diversi elementi economici. L’impegno è gravoso, visto che si tratta di un acquisto importante e spesso definitivo, per la vita. Le case poi costano e necessitano di un capitale disponibile. Questo però non sempre è vero e per fortuna esistono soluzioni alternative che possono permetterci di arrivare alla casa dei nostri sogni, anche partendo da zero.

Basti pensare alle giovani coppie che, avendo iniziato relativamente da poco a lavorare, non hanno fondi sufficienti per coprire anche l’anticipo. Tipicamente gli istituti di credito coprono fino all’80 della spesa, lasciando il 20% al pagamento diretto tra acquirente e venditore. Va tenuto presente poi l’eventuale costo per la ristrutturazione o quello per l’acquisto dei mobili.

L’impossibilità è spesso frustrante e costringe molti ad optare per un affitto, che però non risolve il problema e lo sposta solo avanti nel tempo. Ma quali alternative esistono oggi per poter acquistare un immobile senza soldi?

Comprare una casa senza soldi con il muto al 100%

Come comprare casa senza soldi (foto Adobestock)
Come comprare casa senza soldi (foto Adobestock)

Oggi i mutui hanno un tasso di interesse molto basso e alcune banche stanno incentivando un mercato asfittico proponendo mutui che coprono il 100% della spesa. Spesso vengono concessi anche a chi non ha un lavoro stabile, possibilmente dietro garanzie dei genitori, ma hanno una durata molto lunga.

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Possono infatti raggiungere i 30 anni ed i tassi sfiorano il 2%, più alto rispetto a quelli tradizionali visto il rischio che prende l’istituto bancario. Accanto a questi ci sono anche i mutui al 90 o al 95%.

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In questo caso è più facile trovare un istituto di credito disponibile all’erogazione e l’ulteriore vantaggio risiede nel tasso di interesse più basso: spesso infatti, sia con fisso che con il variabile, si rimane attorno all’1%.

L’ultima alternativa è molto creativa e stimolante. Si chiama Rent to buy, viene dagli Stati Uniti e in Italia è stato tradotto con affitto con riscatto. In pratica, attraverso una scrittura privata firmata davanti ad un notaio, viene stabilito un canone mensile che copre almeno il 20% dell’immobile. A scadenza del contratto avviene poi il rogito sulla parte restante, che sarà chiaramente più bassa del totale. Questo consente così di rimandare l’acquisto e di avere il tempo necessario per trovare un mutuo “tradizionale”.

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