DDL concorrenza, attenzione ai porti, servizi locali e mobilità elettrica

Entro i prossimi 10 giorni verrà presentato al consiglio dei ministri il DDL concorrenza, una delle parti più attese del PNRR. Nel mirino i porti, i servizi locali e la mobilità elettrica.

ddl concorrenza

Le prime 4 leggi annuali per la concorrenza delineate nel PNRR dovranno essere presentate in parlamento entro luglio. In questi giorni c’è molta discussione a Palazzo Chigi tra i consiglieri e i ministri competenti per limare i dettagli della proposta da portare al prossimo consiglio dei ministri. I punti focali del DDL non si discostano molto dalla loro prima versione nel PNRR: servizi locali, porti e mobilità elettrica.

Leggi anche: Mutui, arriva la doccia fredda sui tassi di interesse

Per quanto riguarda i servizi pubblici locali si ragiona su dei paletti da imporre all’utilizzo dell’in-house, ovvero all’autoproduzione dei servizi senza rivolgersi al mercato. L’obbiettivo è incentivare l’unione tra Comuni per i trasporti pubblici, limitando il numero di enti e di amministrazioni aggiudicatrici. Semplificazioni specifiche dovrebbero riguardare le autorizzazioni agli impianti per la gestione del ciclo di rifiuti. L’intervento del DDL concorrenza è particolarmente importante per la semplificazione dei porti, argomento che si inserisce in una più ampia riflessione sulle procedure di appalto e concessione. Con la legge concorrenza in arrivo si partirebbe proprio dai porti, da un lato eliminando gli ostacoli che impediscono ai concessionari portuali di fondere le attività in concessione in diversi porti di grandi e medie dimensioni, dall’altro abrogando il divieto per i concessionari dell’autoproduzione dei servizi portuali utilizzando le proprie attrezzature.

Leggi anche: Benzina alle stelle: arriva la boccata d’ossigeno che attendevamo

Mobilità elettrica e E-car

Sul fronte della mobilità elettrica, l’obbiettivo previsto dal PNRR è quello di introdurre regole favorevoli alla realizzazione di 7.500 punti di ricarica sulle superstrade e 13.750 nei centri urbani. I criteri introdotti saranno trasparenti e anti discriminatori per l’assegnazione degli spazi agli operatori per l’installazione delle colonnine di ricarica. Saranno premiati quelli che offriranno prezzi per il servizio di ricarica più favorevoli agli utenti finali. Si prevede anche l’abrogazione del decreto semplificazioni del 2020 che prevede tariffe regolate per la fornitura dell’energia elettrica destinata alla ricarica dei veicoli. Questi passaggi non dovrebbero subire grandi variazioni al confronto con le parti politiche.

Impostazioni privacy