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Solo auto elettriche entro il 2035, la decisione dell’UE desta preoccupazione

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Riccardo Magliano

Dalla Commissione Europea arriva la nuova direttiva. Le case automobilistiche dovranno produrre solo auto elettriche a partiere dal 2035.

Fa molto discutere la decisione presa dalla Commissione Europea in merito alle politiche di progressivo azzeramento delle emissioni. Nell’ambito del pacchetto di riforme Fit for 55, l’UE ha decretato che le case automobilistiche dovranno realizzare veicoli con emissioni inferiori del 55% rispetto alla media attuale entro il 2030, e che nel dal 2035 vengano prodotti solo veicoli a emissioni zero. In pratica cal 2035 le case automobilistiche potranno produrre solo veicoli elettrici o a idrogeno. Inoltre, per favorire il passaggio ai veicoli a zero emissione per i guidatori, tutti i paesi membri saranno tenuti a investire in un nuovo sistema di infrastrutture. I paesi membri dell’UE dovrannno creare una rete di punti di rifornimento per auto elettriche ogni 60 km e ogni 150km per il rifornimento di idrogeno.

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Una decisione così perentoria ha destato molte voci, sia a favore che contrarie. La T&E, la Federazione Europea Transport & Environment, ha commentato in maniera molto positiva questa decisione della Commissione. Secondo la T&E questo permetterà una democraticizzazione dell’elettrico e delle fondi di energia alternative. Si permetterà un più facile accesso per i cittadini ai veicoli a zero emissioni, che saranno più economici e non così impraticabili da utilizzare come lo sono adesso, a causa della penuria di punti di ricarica.

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La risposta di Acea

Di tutt’altro avviso è Acea, l’Associazione europea di costruttori auto, che vede nella decisione della Commissione un errore perché metterebbe al bando un’intero impianto tecnologico. Acea dice di sostenere il progetto europeo di raggiungere emissioni zero entro il 2050, ma esprime preoccupazione per questa decisione irrazionale di vietare l’utilizzo dei moroti a benzina. Il punto di vista di Acea è che anche le auto ibride e veicoli a combustione interna altamente efficienti hanno un ruolo da svolgere nel passaggio alle emissioni zero, quanto lo hanno i motori elettrici e a idrogeno. Acea sottolinea come il problema delle emissioni non sia dei motori a combustione, ma dei combustibili fossile. Senza la disponibilità di un combustibile alternativo a quelli adesso utilizzati, l’obbiettivo di riduzione del 100% di emissioni entro il 2035 si trasforma di fatto in un impossibilità di utilizzare motori a combustione interna.

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