Hai avuto il Covid? Non pagherai il ticket sanitario per i prossimi due anni

Una notizia che farà felice chi è stato ricoverato in ospedale a causa del Coronavirus: arriva l’esenzione per il pagamento del ticket.

Sono 50 milioni di euro i fondi messi a disposizione per stanziare una misura che farà forse piacere a chi ha contratto il Coronavirus.  Infatti, chi ha contratto il Covid 19 in forma grave sarà esentato dal pagamento del ticket sanitario per i prossimi due anni. Visite specialistiche, esami di laboratorio ed accertamenti saranno gratuiti per tutti coloro che sono stati ricoverati in ospedale a causa del Covid-19. A stabilirlo è l’articolo 31 della bozza del Decreto sostegni Bis, che prevede l’esenzione delle prestazioni di monitoraggio per pazienti ex Covid. Tuttavia, l’incentivo non varrà per tutti né per ogni tipo di prestazione: infatti, l’obiettivo è monitorare i pazienti che hanno contratto il virus per valutare i possibili sintomi a lungo termine, in base alla severità della malattia ma in maniera totalmente gratuita.

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Nel testo si legge l’avvio di un “programma di monitoraggio dedicato tale da assicurare un’attività clinico-diagnostica assistenziale modulata in base alla severità della sintomatologia presentate ed anche mediante la diagnosi precoce delle possibili sequele della malattia”. I primi a poter beneficiare dei controlli con esenzione dal pagamento del ticket sanitario saranno i pazienti ricoverati per Covid-19 con polmonite interstiziale, insufficienza cardio-respiratoria e o renale acuta, con o senza necessità di terapia intensiva o subintensiva.

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Ricapitolando, l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per i controlli post Covid rientra nella campagna nazionale di monitoraggio, prevenzione e diagnosi. I guariti da Covid-19 che hanno avuto un quadro clinico severo della malattia, con patologie cardiache e polmonari, rientrano in un programma nazionale di monitoraggio, al fine di identificare precocemente patologie correlate e gli effetti del “long Covid”. Come ha spiegato a Il Giorno Gianfranco Parati, docente di cardiologia all’Università Milano-Bicocca e direttore scientifico dell’Istituto Auxologico Italiano, si definiscono “pazienti Long Covid coloro che a distanza di mesi dalla guarigione continuano a manifestare sintomi specifici”.

Gli effetti del long covid

Una ricerca condotta oltreoceano ha individuato più di 50 effetti a lungo termine. Il dato rilevante è che oltre l’80% dei pazienti oggetto dello studio continua a manifestare disturbi per almeno due o tre settimane dopo la guarigione. La stanchezza cronica, che colpisce il 58% dei guariti, è il più diffuso, seguono mal di testa (44%), deficit di attenzione (27%), difficoltà respiratorie (25%), perdita dell’olfatto e talvolta del gusto (21%). Un quarto accusa invece indebolimento o perdita dei capelli“, ha spiegato Parati. Tra i test clinici raccomandati rientrano visita cardiorespiratoria, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, spirometria, esami del sangue, tac al torace, risonanza magnetica.

 

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