Posto di blocco, perchè le Forze dell’Ordine non possono perquisire il bagagliaio

Controlli di ruotine delle forze dell’ordine. Capitano a tutti gli automobilisti e c’è un protocollo da seguire, sia per gli automobilisti che per gli agenti, che non possono spingersi troppo oltre.

perquisizione al posto di blocco

A tutti è capitato di incappare in un posto di blocco mentre guidano. Se non si sa cosa fare, persino un semplice controllo di routine può mandare qualcuno nel panico. La verità è che c’é un preciso codice di comportamento durante un controllo al posto di blocco, scritto nero su bianco nel Codice della Strada. Quando si viene fermati ad un posto di blocco è buona norma rimanere seduti in macchina mentre gli agenti fanno i loro controlli, e scendere soltanto se ci viene richiesto. Bisogna sempre esporre patente e libretto di circolazione del vieicolo ad ogni controllo, e nel caso in cui gli agenti vogliano ispezionare il veicolo o il bagagliaio, bisogna acconsentire.

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Fin dove si possono spingere gli agenti nei controlli? Gli agenti delle forze dell’ordine hanno l’autorità di ispezionare il veicolo per controllare che sia provvisto di tutti gli strumenti utili a circollare in sicurezza: fanali che funzionano, giubbotto catarifrangente, ecc, ma la cosa si ferma lì. A differenza dell’ispezione, che riguarda soltanto il veicolo e la sua abilitazione a circolare in sicurezza e nel rispetto di tutte le norme, la perquisizione del veicolo è una ricerca più approfondita all’interno del mezzo che va oltre la semplice ispezione. Per questa seconda azione gli agenti hanno bisogno di un mandato emesso da una autorità giudiziaria.

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perquisizione al posto di blocco

Esistono tuttavia delle eccezioni. Gli agenti delle forze dell’ordine possono effettuare delle perquisizioni senza mandato in determinate circostanze, ad esempio per esaminare se nel veicolo ci siano esplosivi, armi o attrezzi da effrazione. Se la presenza e/o l’atteggiamento di una certa persona fermata al posto di blocco è giudicata ingiustificabile in realzione al momento e al luogo del blocco, gli agenti possono procedere alla perquisizione, a patto che nelle ore successive l’azione venga verbalizzata e convalidata dal Pubblico Ministero. La perquisizione senza mandato può quindi essere effettuata, ma solo in presenza di prove o indizzi che la giustifichino. Nella pratica può succedere che gli agenti abbiano dubbi sull’autenticità dei alcuni dei documenti mostrati, ma anche in non fermarsi immediatamente al posto di blocco può essere una giustificazione per gli agenti per procedere alla perquisizione.

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