Cassino, operaio licenziato a 57 anni, sale su una torretta e chiama il figlio prima di suicidarsi

L’uomo, che ha minacciato il suicidio dopo aver ricevuto la lettere di licenziamento, potrebbe essere riassunto.

Il lavoro è importante, talvolta è vita. Ed è senza vita che sarebbe potuto finire un uomo che, dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, ha pensato al suicidio. Il fatto è accaduto a Cassino. Dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, l’uomo, un operaio di 57 anni è salito su una torretta dell’opificio in cui lavora e per protesta ha minacciato di suicidarsi. La vicenda non è sfociata in tragedia grazie al pronto intervento della Polizia. Infatti, l’uomo, disperato, ha chiamato il figlio per salutarlo un’ultima volta. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti del Commissariato di Cassino, i Vigili del Fuoco ed il 118. I poliziotti, con impegno e dopo molto tempo, sono riusciti a far desistere l’uomo dal mettere in atto l’insano gesto. L’uomo è sceso dalla torretta su cui si era arrampicato.

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Una speranza per l’uomo si è accesa dopo che l’azienda ha comunicato che sta rivalutando la posizione lavorativa del dipendente, per una successiva riassunzione. Purtroppo, i dati sull’occupazione sono drammatici e le già grandi difficoltà di inserimento lavorativo nel nostro Paese sono state acuite dalla pandemia. 

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I dati

A fare un bilancio è l’Istat. “In un anno la diminuzione degli occupati  pari a 945 mila unità ha riguardato uomini, donne, lavoratori dipendenti, autonomi e tutte le classi d’età”, ha comunicato l’Istituto di statistica  segnalando che il livello dell’occupazione nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021 è inferiore dell’1,2% rispetto a quello del trimestre precedente. La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti e autonomi e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali. Il trend negativo dello scorso anno, tra settembre 2020 e gennaio 2021, ha portato alla perdita di oltre di 410 mila occupati. Parallelamente sono cresciuti i disoccupati (+21 mila) e, soprattutto, gli inattivi, di oltre 700mila unità. “Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione è più basso di 2,2 punti percentuali e quello di disoccupazione è più alto di 0,5 punti”, scrive l’Istituto.

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