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Risparmio su lenti a contatto ed occhiali, per curare la presbiopia basterà un collirio

Published by
Libero Ramati

Mancano solo pochi anni e sarà possibile curare la presbiopia grazie a un collirio. Le ricerche dovrebbero concludersi entro il 2023.

Un bonus per chi deve acquistare un nuovo paio di occhiali da vista

Presto dunque potremmo dire addio agli occhiali, almeno per vedere da vicino. Infatti mancano pochi anni per eliminare il fastidioso difetto alla vista che impedisce di mettere a fuoco da vicino, chiamato presbiopia. Tutto questo, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, sarà possibile grazie ad un semplice collirio, le cui ricerche potrebbero concludersi entro il 2023 e che contiene un principio attivo chiamato UN844.

La cosa incredibile è che sarà possibile acquistare queste gocce come altri colliri e potranno essere prese tutti i giorni, come si fa con qualsiasi altra patologia cronica. così da poter risolvere il problema della messa a fuoco da distanze ravvicinate. Come sappiamo tutti è un problema che si presenta spesso con l’avanzare dell’età, ma questa scoperta potrebbe consentirci di non dover portare sempre con noi gli occhiali per leggere i messaggi sullo smartphone o il menu al ristorante, dunque una grande e comoda svolta.

Arriva il collirio che combatte la presbiopia: come funziona

Occhi (foto Adobestock)

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L’annuncio e la presentazione è stato fatto in un incontro a Basilea, in Svizzera, da parte della casa farmaceutica Novartis, che ha fatto il punto della situazione sullo sviluppo di questo medicinale portentoso. Ma come funziona questo collirio? Le gocce oculari penetrano nel cristallino e donano nuovamente elasticità. La chief scientific officer Gaia Panina ha spiegato che attualmente la fase di ricerca è ancora all’inizio dello studio del programma di sviluppo clinico.

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I test clinici finora condotti hanno dimostrato un sensibile miglioramento dell’acutezza visiva rispetto a pazienti trattati con un placebo. Nella sperimentazione che, ha coinvolto 75 pazienti con presbiopia, l’82% di quelli trattati con il principio attivo per 90 giorni ha ottenuto un punteggio di acutezza visiva 20/40 contro il 48% del gruppo a cui è stato somministrato un placebo. Il valore ottenuto, è più che sufficiente per consentire una perfetta visione a breve distanza alla maggior parte delle persone.

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