Anticipo della pensione, chi ha diritto all’assegno e entro quale data deve fare domanda

C’è tempo fino al 30 novembre per richiedere l’Ape Sociale 2021. Ecco quali sono i requisiti per avervi accesso. 

C’è tempo fino al 30 novembre per richiedere l’Ape Sociale 2021. Per quest’anno, possono richiederla coloro che hanno 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi. L’Ape Sociale è una misura introdotta in via sperimentale con la legge di bilancio 2017, destinata a soggetti in determinate condizioni. L’indennità viene erogata dall’Inps ed è a carico dello Stato: si rivolge a soggetti aventi determinate condizioni, che abbiano compiuto almeno 63 anni di età, e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. Prima della domanda di prestazione dell’agevolazione, i soggetti devono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro i termini e le scadenze previste. Le domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale e di accesso al beneficio devono essere indirizzate alle sedi territoriali Inps di competenza e presentate in modalità telematica.

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L’indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia. L’indennità decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio ed è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell’anno. L’indennità è pari o all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro; oppure, è pari a 1.500 euro, se la pensione è pari o maggiore. Durante il godimento dell’indennità non spetta contribuzione figurativa né gli assegni al nucleo familiare. Il trattamento, in caso di decesso del titolare, si esaurisce.

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L’Ape Sociale , per il 2021, spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti o alle forme sostitutive ed esclusive della medesima. Spetta anche a quelli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla Gestione Separata a patto che:

  • si trovino in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
    non abbiano più un lavoro a seguito di scadenza del contratto a tempo determinato;
  • che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • a coloro che, al momento della presentazione della domanda, assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità o un parente o un affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
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