Reddito di Cittadinanza, 50 euro in meno dopo 10 mesi: chi si salva

La Legge di Bilancio taglia il reddito di cittadinanza: l’importo si riduce di 5 euro ogni mese. Ma ci sono delle eccezioni e delle condizioni particolari.

Ci sarà dunque un taglio di 5 euro per ogni mese che si applicherà in determinate circostanze. Dunque la misura di sostentamento al reddito è di fatto salva quasi integralmente, seppure ci saranno 60 euro in meno totali l’anno che lo stato verserà a chi ha il diritto a ricevere il RdC.

Questo taglio non è generalizzato e va sottolineato come non riguarderà i nuclei familiari. La norma però dovrà passare attraverso l’approvazione della legge di Bilancio in Camera e Senato e quindi ci potrebbero essere ulteriori modifiche da qui a fine anno. L’attuale legge di Bilancio prevede che dal 1° gennaio 2022 prevede una decurtazione a partire dal sesto mese di fruizione che prosegue anche in caso di rinnovo, dopo il diciottesimo mese.

In buona sostanza chi dal prossimo anno già percepisce il reddito di Cittadinanza da almeno 6 mesi subirà una decurtazione di 5 euro per ogni mensilità. Chiaramente non c’è retroattività, quindi non saranno tagliati per i pagamenti precedenti.

Reddito di cittadinanza, ecco chi subirà la decurtazione di 5 euro al mese

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Va sottolineato come il RdC non può comunque scendere sotto una certa soglia minima. Nel disegno di legge infatti la decurtazione di 5 euro al mese non si applica, nel caso di single persone, a chi percepisce meno di 300 euro al mese. Quindi per coloro che percepiscono un reddito di cittadinanza inferiore a 300 euro la decurtazione non si applica dal principio; una volta che, a causa del taglio, l’importo del reddito di cittadinanza scende sotto i 300 euro la decurtazione smette di essere applicata.

Per i nuclei familiari numerosi il parametro di scala di equivalenza va riparametrato con un valore pari a 1 per il richiedente a cui poi va sommato uno ,04 per ogni maggiorenne che compone la famiglia e uno 0,2 per ogni minorenne. Quindi, ad esempio, per il nucleo composto da due maggiorenni il limite è di 420 euro, mentre per il nucleo composto da un minorenne e un maggiorenne il limite è 360 euro. Per il nucleo familiare composto da due maggiorenni e un minorenne il limite è di 480,00 €, mentre per il nucleo familiare composto da due maggiorenni e due minorenni il limite è di 540,00 €.

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Il taglio, quindi, dovrà tenere conto delle suddette soglie, ma non solo. Ci sono dei casi, infatti, in cui indipendentemente dall’importo della misura il taglio non si applica da principio, come vedremo nel paragrafo successivo. Sono comunque esclusi dal taglio i nuclei familiari che hanno un minore sotto i 3 anni e dove c’è una persona con disabilità grave o non autosufficiente.

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