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Reddito ottenuto ma non sono più lì, l’Inghilterra travolta dalle truffe degli stranieri

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Chiara Feleppa

Il numero dei cittadini europei che riceve assegni sociali nel Regno Unito è raddoppiato durante la pandemia

Continuano le truffe sul Reddito di cittadinanza, in Italia e anche altrove. Già, perché il numero dei cittadini europei che riceve assegni sociali nel Regno Unito è raddoppiato durante la pandemia con il rischio che, molti di coloro che percepiscono il sussidio, sono tornati nel proprio Paese di origine. La maggior parte degli europei a Londra lavora e lavorava, anche nel periodo Covid, nel settore dell’ospitalità. Con la chiusura di pub, alberghi e ristoranti in tanti hanno ricevuto il furlough, una cassa integrazione, e hanno richiesto l’Universal credit, il reddito di cittadinanza britannico, dopo aver perso il lavoro. Secondo i dati dell’Ufficio per le statistiche nazionale (Ons), riporta Il Giornale, almeno 100mila di loro hanno lasciato l’isola per tornare in Europa.

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“Questo è un fatto che ci preoccupa. Ci sono 6,2 milioni i cittadini Ue che hanno accesso a benefit, crediti d’imposta, sussidi durante la pandemia. Spesso questi soldi possono essere reclamati da coloro che sono tornati a casa in un altro Paese, il che potrebbe non essere equo o sostenibile a lungo termine”, ha spiegato al Telegraph una fonte del governo di Boris Johnson. In sostanza, il numero di persone che potrebbe aver lasciato il Regno Unito per passare la pandemia nei propri Paesi d’origine sarebbe consistente. Tutto questo, avrebbe reso i pagamenti all’estero molti di più rispetto alla solita piccola percentuale. Inoltre, fa notare un esperto interpellato al quotidiano, “la sospensione della maggior parte delle interazioni di persona nei centri per l’impiego durante i lockdown lo ha reso possibile e allo stesso tempo ha reso molto difficile per i dipartimenti fare una stima”.

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Non va meglio in Italia, dove si è conclusa una maxi operazione dei carabinieri nelle regioni di Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Come riporta Il Fatto Quotidiano, tra l’1 maggio e il 17 ottobre il comando interregionale Ogaden, in collaborazione con il comando Tutela del Lavoro, ha controllato i requisiti di 87.198 persone appartenenti a 38.450 famiglie beneficiarie nelle cinque regioni. Le irregolarità riscontrate sono 4.839, per un valore di 20 milioni di euro. Sono state denunciate 3.584 persone mentre le truffe sono state di vario tipo. La maggiore percentuale di irregolarità si è registrata in Campania.

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