Superbonus, Draghi cambia idea: sconto in fattura e cessione del credito

Ecco le novità sul Superbonus 110%, la misura che permettere di ottenere detrazioni per gli interventi di ristrutturazione 

Il Superbonus al 110%, prorogato al 2023, permette di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. Nel primo caso, lo sconto è usufruibile fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

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Le novità sul Superbonus 110% prevedono nessuna limitazione legata al reddito del proprietario sul 110% e la proroga per le case monofamiliari. Inoltre, lo sconto in fattura e la cessione del credito sono estesi al 2023 mentre si prevede l’aliquota ridotta invece per gli stabili condominiali a partire dal 2024, dal 110 attuale fino al 70 prima e poi al 65%. Per quanto riguarda la cessione del credito, il governo sembrava orientato a circoscrivere il benefico al solo superbonus del 110%. Invece, chi vorrà beneficiare del vantaggio fiscale senza aspettare le dichiarazioni dei redditi e i conteggi, potrà farlo comunque.

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Sulla cessione del credito, sono arrivati i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate che con risposta n. 369 del 24 maggio 2021.
Proprio l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che le modalità attuative per l’esercizio delle opzioni, da effettuarsi in via telematica, sono state definite con i provvedimenti 8 agosto 2020, prot. n. 283847, 12 ottobre 2020, prot. n. 326047, 22 febbraio 2021, prot. n. 51374 e 30 marzo 2021, prot. n. 83933. L’Agenzia delle entrate ha specificato che:

  • la cessione dei crediti in denaro può dar luogo ad operazioni di natura finanziaria, rientranti nel campo di applicazione dell’IVA o ad operazioni di natura non finanziaria, escluse dal campo applicativo dell’IVA.
  • la cessione dei crediti d’imposta di cui all’art. 14 del DL 63/2013 (c.d. “Ecobonus”), all’art. 16 del DL 63/2013 (c.d.”Sismabonus”), se effettuata tra le parti dietro corrispettivo abbia finalità e natura finanziaria, rientrando, agli effetti dell’IVA, tra le operazioni esenti, ai sensi dell’art. 10, primo comma, n.1) del d.P.R. n. 633 del 1972.
    un atto di cessione di crediti avente natura finanziaria, risulta soggetto a registrazione in caso d’uso se redatto per scrittura privata non autenticata, ed in termine fisso se redatto tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata. In caso di registrazione l’imposta è dovuta in misura fissa.
  • l’atto di cessione del credito di imposta formalizzato tramite scrittura privata non è soggetto all’obbligo di registrazione, ai sensi dell’articolo 5 della Tabella, allegata al TUR.
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