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Covid, troppo spese per i ricoveri. E ora dobbiamo pagarli noi

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Riccardo Magliano

Allarme da parte dei governatori regionali. Le spese legate alla pandemia sono troppe e troppo costose per le Regioni, si dovranno prendere provvedimenti.

La seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Stefano Bonaccini, sul coordinamento degli aiuti alle zone terremotate dell’Italia Centrale – Roma 01/09/2016 (Foto Conferenza delle Regioni)

I costi per la pandemia stanno diventando insostenibili per le Regioni. Anche dopo il passaggio delle ondate più gravi dei contagi del virus non si placano le richieste del Governo di cui le Regioni devono farsi carico. L’attivazione dei centri vaccinali per la terza dose ai soggetti più a rischio e i controlli di sicurezza e il potenziamento dei testing nelle scuole, in cui il virus circola più velocemente tra i bambini non vaccinati, sono le due voci più importanti di una lunga lista di interventi sul territorio che le Regioni devono coprire di tasca propria e che rischiano di mandare in default i conti delle regioni.

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Dall’inizio della pandemia gli interventi hanno richiesto circa 8 miliardi di euro spesi, per affrontare l’emergenza sanitaria, cira 135,45 euro per ogni persona, e lo Stato ha coperto solo parte delle spese. Il resto sono ricadute sulle Regioni, responsabili della messa in atto delle decisioni nazionali su come affrontare la pandemia. Durante l’ultima Conferenza delle Regioni è stato lanciato l’allarme sulla situazione; molti governatori hanno richiesto lo stanziamento di maggiori fondi statali, altrimenti l’alternativa sarebbe aumentare le tasse regionali per poter raccogliere i fondi necessari a coprire le nuove spese che l’emergenza richiede. Nello specifico, le Regioni nenunciano un buco di 2,2 miliardi di euro non coperti dallo Stato rispetto a quanto speso per gli interventi. Questi soldi dovranno quindi essere recuperati dagli enti locali, molti dei quali andranno in disavanzo.

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Le Regioni avvertono che se non si riuscirà a trovare i fondi necessari per coprire almeno una parte dell’avanzo, le Regioni saranno costrette a recuperare i soldi per gli interventi aumentando Irpef e Irap, imponendosi al tempo stesso di evitare ulteriori spese. Insomma, tutto ciò che va esattamente all’opposto del PNRR. Intanto la situazione dei contagi in Italia, purché ancora sotto controllo, rimane tale da non poter abbassare la guardia. I focolai di contagi degli ultimi giorni hanno dimostrato che la crisi è ancora lontana dal dirsi conclusa e i controlli delle Regioni sono ancora necessari.

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