Riforma fiscale, è il momento di dire addio al bonus mensile di 80 e 100 euro

Il grande programma di riforma fiscale in lavorazione da parte del Governo sta andando ad intaccare molte delle certezze degli italiani. L’ultima vittima di questa riforma sembra che sarà il bonus di 80/100 euro.

Tra i piani del Governo Draghi mantiene una delle posizioni di maggiore importanza la riforma fiscale che andrà a modificare i disegni delle aliquote Irpef. La riforma prevede la riduzione degli scaglioni Irpef, dai 5 attuali a 4, tramite la prossima Legge di Bilancio. Questo risultato sarà garantito dalla modifica delle aliquote medie dell’Irpef, facendo passare l’aliquota al 27% al 25% e quella al 38% al 35%. Verrano invece mantenute invariate le aliquote minime e massime. Nello specifico, i redditi fino a 15.000 euro restano al 23%, quelli da 15.000 a 28.000 euro passano dal 27% al 25%, quelli compresi tra 28.000 e 50.000 euro passano dal 38% al 35%, e infine, i redditi superiori ai 50.000 euro passano direttamente alla massima aliquota Irpef al 43%.

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Questa operazione porterebbe tutti i redditi inferiori a 50.000 euro a beneficiare del cambio delle aliquote, o al massimo non ne subiranno alcun danno. L’accordo è stato proposto dal Ministero dell’Economia, nella persona del vice ministro Pichetto, ed sostenuto dalle forze politiche, che si sono incontrate in una rionione presieduta da Mario Draghi. Nella riunione si è parlato anche di un possibile intervento del Governo sull’Irap, in particolare per quanto riguarda la no tax area. Degli 8 miliardi di euro che fanno da fondo alla Legge di Bilancio 2022, 1 miliardo di euro è stato destinato all’Irap.

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La riforma fiscale del governo però avrà degli effetti secondari di non poco conto, uno tra tutti l’abolizione del bonus Renzi. Il bonus, introdotto per volontà del governo Renzi nel 2014, constava in un bonus di 80 euro al mese a tutti i redditi inferiori a 40.000 euro, poi saliti a 100 euro sotto il governo Conte II. Il bonus è rientrato all’interno dei tagli alle aliquote fatti dal Governo, che ha definitivamente abbandonato il bonus, non più attivo dal momento in cui verrà emanata la legge di Bilancio 2022.

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