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Fisco

Controlli del Fisco, come sapere se sei sotto accertamento

Published by
Chiara Feleppa

L’occhio del Fisco è sempre vigile sui nostri conti e sui nostri movimenti. Ma come sapere se siamo sotto controllo? 

Il lavoro in nero rappresenta una delle pecche principali del nostro Paese. Secondo i dati del 2020, resi disponibili da Il Sole 24 ore, i lavoratori irregolari corrispondono ad una platea di almeno 3,7 milioni di persone quella dei lavoratori irregolari. L’impiego di lavoro irregolare vale secondo l’Istat 79 miliardi, che fanno parte dei 192 miliardi complessivi di valore dell’economia sommersa, con una incidenza sul prodotto interno lordo del 4,5 per cento. Inoltre, secondo l’Istat, il tasso di incidenza del lavoro irregolare su quello regolare supera in media il 15%, toccando punte del 60% nel lavoro domestico o del 17% nel commercio.

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Al fine di evitare il progressivo aumento dell’importo da pagare per lavoro in nero e tasse non regolarmente versate, è raccomandato autodenunciarsi, invece che attendere l’iter fiscale. Infatti, nel caso di un ritardo o di un mancato pagamento, il contribuente va incontro a una serie di conseguenze con conseguente aumento dell’importo della sua imposta dovuta.

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Quando non si pagano le tasse, l’Agenzia delle entrate invia un documento di notifica al contribuente. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di una verifica fiscale: meglio tenere in ordine i rendiconti finanziari e le dichiarazioni dei redditi. Le fasi del controllo fiscale dell’Agenzia delle entrate sono tre. Il primo è il procedimento impositivo, ovvero atti di iniziativa del contribuente tra autoliquidazione del tributo, versamento del tributo, presentazione della dichiarazione. Segue l’attività di controllo finalizzata a contrastare le eventuali violazioni degli obblighi tributari. Infine l’avviso di accertamento mediante il quale l’ufficio notifica formalmente la pretesa tributaria al contribuente. Nell’avviso sono contenute le modalità per sanare le anomalie. L’Agenzia delle Entrate italiana può essere informata di tutti i beni detenuti dal contribuente in altri paesi europei e in generale è tenuta a conoscere dettagli e particolari della situazione fiscale dei contribuenti, nel rispetto della privacy.

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