Un lavoro senza faticare troppo: finanziamenti a fondo perduto se vuoi aprire un B&B

Le spese per l’apertura e la gestione di B&B e host sono molte e ne escono sempre di nuove. Grazie ai contributi a fondo perduto di Invitalia è possibile aprire un’attività con molte preoccupazioni in meno.

Avviare un’impresa in Italia non è mai un compito facile. Oltre alle spese amministrative ci sono le numerosissime spese di aprtura e gestione dell’attività. Prendiamo un Bed & Breakfast, per esempio, tolte le spese di avviamento dell’attività restano da contare le spese di luce, gas, acqua e rete wi-fi (ad oggi imprescindibile), poi da considerare il materiale per la colazione, tutte le spese di manutenzione degli impianti, delle pulizie, ecc. Sono spese importanti e continue nel tempo, che non si arrestano mai. I fondi per avviare un’attività di questo tipo sono difficili da trovare, ma grazie all’aiuto di Invitalia, questo potrebbe diventare un poco meno complicato, il resto sta all’accortezza del gestore.

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Invitalia ha messo in opera una serie di contributi a fondo perduto per incentivare l’apertura di nuove attività da parte di gionvani under 35. In particolare il programma prende il nome di Nuove Imprese a Tasso Zero e cosente dei finanziamenti extra per i giovani tra i 18 e i 35 anni e alle donne di tutte le età. L’incentivo è inoltre rivolto anche alle imprese avviate da non più di 12 mesi. Il finanziamento a fondo perduto agevolato può essere usato per coprire delle spese di massimo 1,5 milioni di euro per la partenza di una attività per il 75% di quella spesa. Nel dettaglio, i contributi possono coprire:

  • Acquisto e ristrutturazione: rispettivamente 70% e 40%;
  • Macchinari, impianti di produzione e attrezzatura: 100%;
  • Programmi informatici: 100%;
  • Servizi TIC (tecnologia dell’informazione e comunicazione): 20%;
  • Brevetti, licenze e marchi: 20%;
  • Formazione specialistica: 5%;
  • Consulenza specialistica: 5%.

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La domanda con relativo business plan può essere presentata solo online sulla piattaforma di Invitalia. Le pratiche vengono valutate in ordine cronologico di arrivo, in quanto le agevolazioni sono disponibili fino ad esaurimento fondi. Le imprese beneficiarie devono resituire il finanziamento entro e non oltre 8 anni dall’avvenuta concessione attraverso un piano di rateizzazione semestrale.

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