In pensione a 62 anni, il tuo assegno rischia un taglio pesantissimo

La penalizzazione sull’assegno nel caso di pensione anticipata a 62 anni è una variabile che fa storcere il naso ai sindacati

Si continua a discutere la riforma delle pensioni. Andare in pensione anticipata a 62 anni potrebbe essere possibile, ma l’opzione per essere sostenibile dovrà ricorrere al calcolo contributivo, con una penalizzazione sull’assegno. La proposta era arrivata da Forza Italia che proponeva l’idea di un pensionamento anticipato con almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi, a patto che il trattamento previdenziale non sia inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale e con una riduzione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto al limite dei 66 anni. Una proposta simile a quella avanzata da Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia che ha proposto la possibilità di andare in pensione tra i 62 ed i 70 anni, dopo aver maturato almeno 35 anni anni di contributi, mentre l’assegno mensile non dovrà essere inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. La penalizzazione sull’assegno, però, è una variabile che fa storcere il naso ai sindacati, che si oppongono ad una perdita fino al 30% dell’importo mensile.

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“E’ importante che il Governo abbia deciso di aprire questa fase di confronto con l’obiettivo di cambiare la legge Fornero, probabilmente lo scoglio grosso è individuare le modalità con cui arrivare ad una maggiore flessibilità. Noi proponiamo di poter andare in pensione o con 62 anni d’età o con 41 anni di contributi senza alcuna penalizzazione vessatoria sui trattamenti previdenziali per le persone, senza ricalcolo contributivo come opzione donna”, dice Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, a Investire Oggi.

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Secondo i sindacati, il sistema debba essere sostenibile nel medio lungo periodo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista sociale, con attenzione alle persone affinché possano andare in pensione con un trattamento economico adeguato. Sul tema, il tavolo di confronto è ancora aperto e non resta che attendere il prossimo anno per sapere le ultime decisioni al riguardo.

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