Vivere con la pensione all’estero, l’INPS ha deciso: ad alcuni non verranno più pagate

Ci sono novità per i pensionati all’estero. L’Inps ha deciso che alcuni di loro non riceveranno più l’assegno mensile

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(foto: Pixabay)

Secondo le stime ufficiali, sono circa 400.000 i pensionati italiani che decidono di spostare la loro residenza all’estero. Alcuni pensionati all’estero non riceveranno più gli assegni. Ecco di chi si tratta.

Tra le mete preferite dei pensionati italiani che vivono all’estero ci sono le Americhe, l’Est Europa e i Paesi scandinavi. Si tratta di una grossa quota di contribuenti che hanno smesso di lavorare in Italia e ora si godono il frutto del loro lavoro in altri Paesi.

Novità per i pensionati all’estero. Alcune pensione sono in pericolo

I pensionati all’estero avranno 4 mesi di tempo per dichiarare che sono ancora in vita. La comunicazione dovrà essere inviata tramite compilazione del modulo di attestazione ricevuto da Citibank NA. Si tratta infatti di un’informazione essenziale per permettere all’Inps di effettuare i dovuti controlli e le necessarie verifiche.

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Non risulta, infatti, semplice ricevere in un tempo congruo le informazioni di eventuali decessi. l’Inps ha stabilito, quindi, che il miglior modo per verificare se questi contribuenti sono vivi è chiedere direttamente. Pare essere l’unico modo per evitare di pagare gli assegni a pensionati defunti.

Per evitare di pagare gli assegni ai pensionati, dunque, l’unico modo pare essere questo. La procedura di accertamento di vita è gestita dall’Istituto di credito che effettua i pagamenti fuori il territorio nazionale: il Citibank Na.

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(foto: Pixabay)

Entro il 7 giugno da 2022 (e a partire da febbraio 2022) si dovranno compilare e restituire i moduli previsti. Altrimenti, la rata di luglio verrà versata in contati nelle Western Union. Se non dovesse essere riscossa entro il 19 luglio, il pagamento della pensione verrà sospeso.

Tuttavia, questi pensionati all’estero avranno 4 mesi di tempo per rettificare. Il Ministero ha deciso quindi di progettare un modo per entrare in contatto con gli uffici consolari, attraverso un servizio di videochiamata.

I pensionati dovranno compilare correttamente il modulo, inserendo il recapito telefonico e l’email con la firma elettronica. Inoltre, dovranno apporre sul documento la propria firma autografa con data di sottoscrizione.

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(foto: Pixabay)

Infine, servirà una copia digitale del modulo e di un documento d’identità all’indirizzo di posta elettronica dell’ufficio consolare del Paese di residenza.

Il pensionato verrà contattato dall’ufficio per una videochiamata su Skype, Zoom e Microsoft Teams. Il pensionato dovrà quindi esibire il proprio documento durante la videochiamata.

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Il contribuente dovrà comunque spedire per posta il modulo originale di attestazione, necessario per completare la validazione. Successivamente, l’ufficio consolare invierà l’originale del modulo a Citibank NA.

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