Pagamento in contanti vietato sopra i 1000 euro. Il Fisco ti impedirà di frazionare gli importi

Dal primo gennaio del 2022 il Fisco ti impedirà di frazionare gli importi. Il pagamento in contanti sarà vietato sopra i 1000 euro

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(foto: Pixabay)

I giorni che ci separano dal nuovo anno saranno gli ultimi giorni per effettuare pagamenti in contati superiori a 1000€. Dal primo gennaio 2022, infatti, il pagamento in contanti sarà vietato sopra i 1000 euro. Non si potranno effettuare infatti pagamenti in contanti o in monete per importi superiori a 999€.

Una novità a cui sarà importante fare attenzione per evitare controlli ed eventuali sanzioni. Ad oggi, il limite attuale ammonta a 1.999€, ma presto ci si dovrà adattare alla nuova imposizione. Il pagamento in contanti, infatti, sarà vietato sopra i 1000€.

Nel 2022 il pagamento in contanti sarà vietato sopra i 1000 euro

A partire dal primo gennaio del nuovo anno, il pagamento in contanti sarà vietato sopra i 1000 euro. Si tratta di un abbassamento del limite molto notevole. Una decisione presa per contrastare l’economia sommersa e la criminalità. 

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In realtà, già nel 2012 con il governo Monti era intervenuto vietando i pagamenti in contanti sopra i 1000€. Tuttavia, il governo Renzi alzò questa soglia a 3.000 euro con l’intenzione di “far respirare l’economia”.

Successivamente, con il governo Pd-5 Stelle, si arrivò al limite dei 1000 euro, ma con gradualità. A quanto pare, il governo Draghi non vorrà invertire la rotta: non è previsto all’orizzonte nemmeno il rinvio dell’abbassamento della soglia. 

Sarà possibile frazionare gli importi?

Di conseguenza, in tanti si chiedono se il Fisco permetterà di frazionare gli importi di un pagamento in contanti. La risposta a questa domanda non è semplice, in quanto è previsto frazionare il pagamento, ma solo in alcuni casi come alcuni contesti merceologiche.

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(foto: Pixabay)

Il frazionamento è permesso anche quando questo è connaturato all’operazione stessa. Un esempio è il contratto a somministrazione. Inoltre, è possibile frazionare il pagamento quando c’è un accordo tra le parti per agevolare l’acquisto. Come ad esempio i pagamenti onerosi da un dentista.

In ogni caso, il Fisco potrà effettuare i controlli per verificare se ci sia davvero un accordo onesto tra le parti. Ci potrebbe essere il caso, infatti, che si raggiunga un accordo solo per aggirare le norme imposte.

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Tuttavia, le critiche a queste restrizioni sono molte. In tanti, infatti, non pensano che la soglia di 1000€ possa davvero costituire un valido strumento per la lotta al nero. Ogni anno, infatti, il Fisco non riesce a individuare miliardi di euro fatturati in paradisi fiscali grazie norme e regole di altri Paesi che favoriscono ricche multinazionali.

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