Ecco cosa accadrà nel 2022 per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia. Tutto quello che c’è da sapere per chi si avvicina alla pensione.
Negli ultimi mesi del 2021 si è molto discusso all’interno del governo sulla riforma del sistema pensionistico, in particolare sull’addio a Quota 100. Vediamo cosa cambia nel 2022 per la pensione di vecchia. La pensione di vecchiaia si rivolge a diverse categorie di lavoratori, tra cui i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria AGO, gli iscritti alla Gestione Separata e i lavoratori iscritti ai fondi pensione esclusivi e sostituivi dell’AGO.
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Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia Inps, non vi saranno cambiamenti nel 2022 dal punto di vista dei requisiti anagrafici e contributivi. Tutto resta come nel 2021. Dunque per poter accedervi è necessario aver compiuto 67 anni di età e aver versato 20 anni di contributi.
C’è però un ulteriore requisito economico da soddisfare per tutti coloro che hanno cominciato a lavorare dopo il primo gennaio del 1996. L’importo della pensione spettante al momento della domanda per il collocamento in quiescenza deve essere almeno 1,5 volte l’assegno sociale Inps.
Restano in vigore tutta una serie di eccezioni, ad esempio per l’uscita dal mondo del lavoro per chi ha svolto lavori gravosi, usuranti e notturni. In questo caso, possono accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi ma con 30 anni di contributi. La pensione anticipata richiede, come è noto, 42 anni e 10 mesi di contributi (uno in meno per le donne) per smettere di lavorare, indipendentemente da quella che è l’età anagrafica.
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Non esiste più il vecchio modulo cartaceo dell’Inps da compilare per presentare la domanda per la pensione di vecchiaia. Adesso tutto può essere fatto con il servizio online. La domanda per la pensione di vecchiaia va inviata tramite il sito web dell’Inps, chiamando al numero verde INPS 803164 (per linea fissa) o 06/164164 per chi lo fa da linea mobile o rivolgendosi a un patronato o ad altri enti intermediari dell’Istituto. Non bisogna dimenticarsi che per accedere ai servizi online dell’Inps è necessario possedere la Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi.
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