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Cartelle esattoriali, come ottenere la rateizzazione nel 2022

Published by
Riccardo Magliano

Lo scorso anno si è chiuso ancora con delle incertezze in tema di cartelle esattoriali. Quest’anno è possibile rateizzare il pagamento delle cartelle, ecco come.

In questo periodo caratterizzato dalla presenza della pandemia di Covid-19 nelle vite di tutti noi, per molti la situazione economica è molto peggiorata e su alcuni pesano i debiti con il Fisco. Le cartelle esattoriali da smaltire e come farlo senza pressare ulteriormente gli italiani sono stati argomenti di grande dibattito lo scorso anno. La grande rottamazione della scorsa estate ha permesso di alleggerire, almeno in parte la pressione fiscale, ma sono ancora molte le persone indebitate. Grazie a una disposizione dello Stato è possibile rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali, cosa che può aiutare non poco i possessori, specie in tempo di grande difficoltà.

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Per saldare le cartelle esattoriali si hanno a disposizione 180 giorni. Infatti, fino al 31 dicembre scorso, è stato permesso ai contribuenti di beneficiare di specifiche condizioni agevolative. Pertanto, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell’attività di riscossione hanno potuto presentare una nuova richiesta di dilazione, senza necessità di saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento. Per contribuenti decaduti dai benefici della “prima Rottamazione” e della “Rottamazione-bis”, è stato possibile richiedere una nuova rateazione per le somme ancora dovute. La dilazione del pagamento delle cartelle permette ai contribuenti di poter agire con maggiore respiro e dilazionare i pagamenti. Ma cosa accade se non si riesce a pagare in tempo una sola rata di una cartella esattoriale?

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Nel caso in cui una sola rata non venga pagata etro 60 giorni dalla data di pagamento, il contribuente entra in un provvedimento che aumenta l’importo della rata stessa a seconda del ritardo. In caso di lieve ritardo, il contribuente deve pagare le sanzioni: 15% per il ritardo; 30% per insufficiente versamento; 0,8% annuo di interessi legali. Se non si riesce a pagare una sola rata in tempo, diversa dalla prima, si può incappare in diverse conseguenze, a seconda se si tratta di un lieve inadempimento o meno. Tra le conseguenze ci sono pignoramento; fermo amministrativo; ipoteca su un immobile. Si precisa che in caso di mancato pagamento o pagamento in ritardo di una sola rata, non decade la reteizzazione complessiva.

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