Genitori separati, cosa succede con l’assegno per i figli

L’assegno unico per i figli a carico è uno dei nuovi benefici del 2022. L’assegno universale vale per tutti i nuclei familiari con figli a carico fino all’età di 21 anni, ma come funziona per i genitori separati?

Il nuovo beneficio in aiuto alle famiglie con figli a carico entrerà in azione a partire da marzo 2022. In particolare i primi pagamenti arriveranno tra il 15 e il 21 di marzo. In questo beneficio rientrano tutti i genitori di figli con età minore di 21 anni o anche di età superiore in caso di disabilità. Esistono regole precise anche per quanto riguarda i genitori separati o divorziati, che quindi non hanno direttamente, o continuativamente a carico i figli.

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In un nucleo familiare con entrami i genitori presenti, l’assegno unico universale permette di avere un accrredito di un assegno mensile di importo oscillante tra 50 e 175 euro al mese per ogni figlio minorenne, che diventano tra i 25 e gli 85 euro per ogni figlio di età compresa tra 18 e 21 anni. Ci sono poi dei bonus in caso di famiglie numerose e famiglie monoreddito, e sono previste delle maggiorazioni in caso di disabilità dei figli. A determinare l’importo previso sarà l’ISEE del richiedente, da presentare ogni anno per la conferma del beneficio. Nel caso di famiglie con genitori separati o divorziati sono previste regole specifiche.

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Nella fattispecie, l’INPS farà pervenire l’assegno unico al primo dei due genitori a presentare la domanda. Questo a condizione che non ci sia un affidamento esclusivo del figlio a uno dei due genitori, dimostrabile da una sentenza emessa dal giudice. In caso di affidamento esclusivo il beneficio andrebbe al genitore affidatario. Nell’interesse del figlio in questione, soprattutto se minore di 18 anni, nel caso sia stato nominato dal tribunale un tutore legale, i soldi dell’assegno verranno percepiti dal tutore. Inoltre, in caso di divorzio è possibile accordarsi tra le parti per far percepire l’assegno unico per i figli solo all’uno o all’altro genitore, oppure far percepire a entrambi il 50% dell’assegno totale. In caso di accordo l’assegno unico andrà a incidere anche su un eventuale assegno di mantenimento.

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