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Vaccino obbligatorio, arrivano i risarcimenti

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Francesca Staropoli

C’è un indennizzo da danni per reazione avversa grave a somministrazione del vaccino da parte dello Stato.

Lo Stato risarcirà chi subisce effetti avversi gravi dopo somministrazione di vaccino.

All’interno del Decreto Sostegni Ter, lo Stato ha previsto misure di indennizzo per le persone che subiscono danni dalla somministrazione del vaccino. I soldi del risarcimento verrebbero erogati da un fondo attivo per gli anni 2022 e 2023. Si tratta di una misura che riguarda conseguenze a vaccinazioni obbligatorie, ma non solo.

Questa norma estende infatti la già esistente legge 210/92, secondo la quale “chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge”.

Il consenso informato è una questione che ha acceso un dibattito. Il Codacons sostiene che i cittadini dovrebbero cancellare le clausole che escludono responsabilità dello Stato in caso di effetti avversi o danni da vaccinazione, oppure di non firmarlo proprio. Secondo il coordinamento è infatti lo Stato l’unico responsabile delle eventuali conseguenze collaterali collegate al vaccino.

Ma il consenso informato, che è stato al centro di accese discussioni anche in merito alla vaccinazione anti-Covid, non impedisce di ricevere un risarcimento in caso di danni. Esso chiarifica solamente che il paziente si sottopone al trattamento sanitario in modo consapevole.

Vaccino, a quanto ammonta il fondo indennizzi

Il fondo ammonta a un totale di 150 milioni di euro in due anni: 50 milioni di euro saranno erogati nel 2022, altri 100 milioni di euro nel 2023. A confermarlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che specifica che la norma esisteva già “perché ci fu una sentenza della Corte Costituzionale che sostanzialmente equiparava la vaccinazione raccomandata, come quella che abbiamo effettuato nel nostro Paese, alla vaccinazione obbligatoria”.

Per la Consulta, quindi, il diritto all’indennizzo del singolo cittadino non dipende dall’obbligatorietà o meno del vaccino, quanto dal dovere di solidarietà, imposto alla collettività, di risarcire il cittadino là dove il danno sia stato provocato da trattamento sanitario, nell’interesse anche della stessa collettività.

Quindi Costa ha specificato che l’indennizzo “vale per tutti quei cittadini che si sottopongono a vaccino e, qualora venisse certificato un evento avverso grave, lo Stato risarcisce”.

Francesca Staropoli

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