Bollettino postale e pensioni: così ora le bollette rischi di pagarle due volte

Aumentano le spese degli italiani e l’intervento del governo potrebbe mettere influire negativamente su bollette e pensioni. Ecco cosa succede

bolletta_missionerisparmio.it_22.02.2022
(foto: Pixabay)

L’allarme bollette non è assolutamente rientrato e, nonostante l’intervento del governo, non ci sono buone notizie per i contribuenti italiani. Il caro bollette sta incidendo pesantemente sulla vita dei cittadini e delle aziende, e gli aiuti economici potrebbero non bastare.

Le spese degli italiani, infatti, sono vertiginosamente aumentate e l’intervento del governo con il decreto Sostengni-ter potrebbe paradossalmente peggiorare le cose. A rischio il taglio dell’Irpef e le riforma delle pensioni: ecco cosa potrebbe accadere a breve.

Caro bollette, le risorse non bastano: ecco cosa potrebbe accadere a taglio Irpef e riforma pensioni

Il caro bollette ha avuto un effetto devastante sulla vita economico-finanziaria degli italiani e di numerosissime aziende. Una situazione che ha costretto l’esecutivo ad intervenire velocemente per fornire un aiuto e ammortizzare l’impatto economico su famiglie e imprese.

Dunque, il governo ha deciso di destinare ingenti risorse per contrastare l’effetto del caro-bollette, emanando i decreti Sostegni-ter e caro-bollette. Tuttavia, sono risorse che potrebbero esse tolte a due importanti riforme: quella del taglio dell’Irpef e la tanto attesa riforma delle pensioni.

I soldi che il governo ha stanziato per far fronte al caro bollette potrebbero indirettamente “congelare” parte delle risorse. Il tutto, in attesa dell’approvazione del Documento di economia e finanza che potrebbe arrivare, però, solo ad aprile.

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(foto: Pixabay)

Si tratta di un tesoretto nelle casse dello Stato di circa 106 miliardi, tuttavia, la Banca d’Italia ne ha calcolati solo 96. Inoltre, a questi andranno tolte le risorse dedicate, appunto, al decreto caro-bollette e Sostegni-ter: un importo di circa 11,5 miliardi di euro. Una situazione che potrebbe bloccare, o quantomeno rallentare, le importanti riforme del taglio dell’Irpef e delle pensioni.

Per quanto riguarda l’Irpef, c’è stato una rimodulazione degli scaglioni, portati da cinque a quattro. Tuttavia, il governo era intenzionato a portare le aliquote a 3 (23%, 33% e 43%). Ipotesi che, a causa del caro-bollette, potrebbe restare tale.

Sul fronte della riforma pensioni, invece, non sembra esserci una svolta positiva imminente. Un incontro risolutivo tra sindacati e governo è previsto a giorni, mentre si aspetta di capire se si potrà davvero andare in pensione a 64 anni.

Nonostante le trattative tra le parti sociali e l’esecutivo vadano avanti, non fa ben sperare l’erosione delle risorse causate dal caro-bollette e dal Sostegni-ter. Una situazione che potrebbe quindi mettere in pericolo le riforme previste per il 2022.

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