Pensioni, ora sarà l’INPS a dirti se puoi ricevere più soldi

L’INPS si appresta a cambiare alcune cose intorno all’erogazione delle pensioni. Si va sempre più in direzione dell’agognata riforma delle pensioni prevista per il 2023. 

Come stabilito nel PNRR, l’INPS si sta avviando verso un progressivo aggiornamento tecnologico, organizzativo e culturale intorno al tema delle pensioni. Questo al fine di migliorare i servizi dedicati ai pensionati, che andranno incontro ad alcuni cambiamenti con misure progettate nell’ottica del “one click bu design“. Si tratta di un principio secondo cui qualcunque servizio dovrebbe essere reso accessibile “a portata di click”, quindi da casa e in piena autonomia. L’INPS si è reso conto di quanto gli obbiettivi del loro lavoro abbiano poca dimestichezza con i mezzi digitali. Per questa ragione, oltre che continuare a spingere sull’informazioni in merito ai nuovi mezzi, l’ente ha deciso di mirare a creare percorsi personalizzati per i clienti in modo che sia più facile rendersi competenti con i mezzi veloci della comunicazione digitale.

Il primo servizio a cambiare è quello della pensione di reversibilità. L’INPS ha semplificato la procedura per richiedere la pensione di accompagnamento per la morte di un coniuge sfruttando un modello di domanda precompilata. Alla dichiarazione di decesso di un pensionato, il coniuge potrà accedere alla propria area MyINPS tramite un link su un SMS inviato al suo cellulare. Qui avrà a disposizione una domanda per la pensione di reversibilità precompilata. In questo modo si cerca di velocizzare il processo burocratico dietro la compilazione e la consegna della domanda, e al contempo si permette un accesso più facile a una persona anziana non avvezza alla comunicazione digitale.

Un altro incentivo dell’INPS va alla creazione di un servizio di consulenza digitale. L’obbiettivo è creare un sistema di consulenza virtuale guidato semplice e intuitivo che possa portare i pensionati a controllare da soli se hanno diritto o meno alle prestazioni aggiuntive collegate alla pensione: bonus quattordicesima, supplemento alla pensione e integrazione del trattamento minimo. I vantaggi di un sistema di questo tipo sarebbero in primis la velocità di comunicazione, visto che spesso molti pensionati non sanno di queste prestazioni accessorie, e per questo non ne fanno domanda. Inoltre si permetterebbe una semplificazione del flusso di domande in entrata all’INPS.

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