Modello730, in che modo il Fisco controllerà le tue dichiarazioni

Ci sono delle avvertenze e informazioni importanti a cui i cittadini contribuenti andrebbero orientati per quanto concerne il Modello 730 precompilato: ecco infatti come cambieranno i controlli del fisco nel 2023, e come lo Stato farà riscontri sulle dichiarazioni effettuate.

Novità da tenere di conti in materia di controlli sul modello 730 attraverso l’ultimo decreto semplificazioni, implicato l’esclusione dai controlli formali anche con l’invio del modello 730 precompilato attraverso CAF o professionisti, in assenza di modifiche. Ma capiamo qualcosa di più.

730 / Fonte: Pexels

L’Agenzia delle Entrate renderà disponibile per i contribuenti, sul proprio sito internet, la dichiarazione precompilata, tanto per coloro che presenteranno il modello 730 quanto per chi presenterà il modello Redditi.

Si sta parlando di una vera e propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia, in cui sono già collocati i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve controllare se i dati inseriti sono corretti.

Quindi, in base alle situazioni, può dire di sì alla dichiarazione (se sceglie il modello 730) senza correzioni oppure modificare i dati non corretti o ancora integrare la dichiarazione per prevedere un inserimento di spese deducibili o detraibili non indicate e anche per inviare la dichiarazione direttamente all’Agenzia delle entrate.

Novità 730: cosa dobbiamo sapere

730_ / Fonte: Pexels

Il contribuente che usa il 730 precompilato può sfruttare dei vantaggi sui controlli. A seconda che accetti o corregga la dichiarazione proposta dall’Agenzia, da solo o con un soggetto delegato (sostituto, Caf o professionista), è indicata una diversa procedura sui controlli documentali.

In caso di presentazione diretta della denuncia dei redditi, se il cittadino presenta il 730 precompilato senza fare modifiche non saranno controllati i documenti che indicatno le spese indicate nella dichiarazione, i cui dati sono stati forniti all’Agenzia delle Entrate da una serie di categorie.

In particolare da: medici, strutture accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari, strutture autorizzate e non accreditate, farmacie e parafarmacie, ma anche da professionisti sanitari (ottici, psicologi, ecc.).

Sono previste anche università, banche, assicurazioni, enti previdenziali e ancora poi imprese di pompe funebri, amministratori di condominio, asili nido pubblici e privati, istituti scolastici e dagli enti del terzo settore.

Le novità su controlli sul 730

730 / Fonte: Pexels

Se il contribuente modifica la precompilata l’Agenzia potrà fare il controllo solo sui dati variati e non anche su gli altri dati che non sono stati corretti.

Nel caso di presentazione del 730 tramite Caf o professionista abilitato, sul 730 precompilato, con o senza correzioni, il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili sarà realizzato nei confronti del Caf o del professionista che ha posizionato il visto di conformità sulla dichiarazione, anche al riguardo degli oneri comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi.

Salvo i casi di condotta dolosa del contribuente, il pagamento di sanzioni sarà a carico del Caf o del professionista ma sarà a carico del contribuente il pagamento delle maggiori imposte e degli interessi.

L’Agenzia può in ogni caso poi fare nei confronti del contribuente i controlli per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per avere detrazioni o deduzioni: di questo rispondono sempre i contribuenti e non i Caf o i professionisti.

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